Nella giornata di ieri sono volati alcuni pezzi di guaina da un tetto delle  case Ater al villaggio Azzurro di Fiumicino. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco.

“Sul posto – fa notare l’Assessore all’Edilizia, Trasporto, e Ater Angelo Caroccia – erano presenti anche alcuni  collaboratori del mio assessorato,  che hanno provveduto a inoltrare tempestivamente all’Ater Provincia una richiesta di intervento immediato ed un controllo capillare sulle altre superfici dei lastrici solari del comprensorio, oltre che alla necessità di operazioni di potatura delle alberature. Segnalata pure una copiosa perdita idrica presente da mesi , per la quale abbiamo già  più volte interessato sia all’Ater che Acea Ato 2, con risultati non sufficienti”.

“In una girandola di inerzia e inefficacia – replica prontamente il consigliere Angelo Petrillo della Lista civica Ezio Sindaco – l’ultimo atto di disinteresse e di autocompiacimento è stato messo in scena, con poco garbo e nessuna vergogna, dall’assessore all’Ater Angelo Caroccia.

Con Alessandra Vittorini, abbiamo allertato il pronto intervento dei Vigili del Fuoco grazie al quale una situazione di pericolo nel Villaggio Azzurro è stata risolta. Una guaina pericolante, segnalata più volte senza ricevere alcuna attenzione dall’Ater e dal Comune (con tanto di lettere protocollate), è stata rimossa, dimostrando ancora una volta che l’azione viene prima delle parole.

Ma, a sorpresa , chi compare sul finire delle operazioni? Non l’assessore Caroccia, il cui ruolo dovrebbe incarnare la prontezza e l’efficacia amministrativa, ma un suo collaboratore. Arrivato giusto in tempo per una mise-en-scène fotografica, questo tentativo patetico di appropriarsi di un merito non suo è la dimostrazione lampante di una politica fatta non di fatti, ma di comunicati.

L’assenza dell’Assessore nei momenti critici, la sua sordità di fronte a mesi di segnalazioni, incluso il problema della perdita d’acqua segnalata da settembre, svelano un modus operandi non solo inefficace ma profondamente irrispettoso nei confronti dei cittadini che rappresenta.

Eppure, quando si tratta di raccogliere applausi non meritati, l’assessore Caroccia mostra un’agilità sorprendente. Questo non è governo, è teatro. Un teatro dell’assurdo e grottesco dove i cittadini, stanchi di essere comparse in questa farsa, chiedono conto di promesse non mantenute e di azioni mai viste.

La domanda sorge spontanea: a cosa serve un governo del genere? Un governo che non risolve, che si pavoneggia nei momenti di gloria non suoi, e si eclissa nei momenti di bisogno. A noi, questo tipo di politica non solo non interessa, ma ci induce al disgusto. Vogliamo fatti, non comunicati. Azioni, non foto. Soluzioni, non scuse”.