Come era stato annunciato questa mattina il “Nuovo Comitato Cittadino Focene” è sceso in strada per monitorare l’andamento sulle strade della località recentemente coinvolte dalla nuova viabilità. Dopo quindici giorni dall’entrata in vigore della nuova segnaletica la situazione sembra meno tragica, ma ci sono ancora tante modifiche da dover apportare. Intanto ieri l’ennesimo bus del trasporto pubblico locale è rimasto incastrato. “Abbiamo potuto costatare l’alta velocità delle macchine nelle vie interessate dal senso unico – fa notare Andrea Mancini, vicepresidente del Comitato – Per questo è necessaria l’istallazione di dissuasori che mirino a far ridurre la corsa delle vetture, così come andrebbero posizionati dei parapedonali per evitare che le auto dei bagnanti vengano parcheggiate nelle intersezioni stradali”. Con piacere è stato notato che il tratto di via delle Carenarie, che va da via delle Pinne a via dei Nautili, è tornato a doppio senso di marcia come richiesto dal Comitato nei giorni scorsi. “Uno dei nodi fondamentali da sciogliere è il senso all’inglese su via delle Came – sottolinea Barbara Concutelli, presidente del “Nuovo Comitato Cittadino Focene” – Se non viene ripristinata la vecchia viabilità su questa strada, allora è doveroso regolamentarla con delle isole apposite per canalizzare il traffico. Inoltre bisognerebbe intervenire con la rimozione forzata nei confronti di tutte quelle vetture parcheggiate in divieto di sosta e di quelle che coprono la segnaletica orizzontale già non sufficientemente visibile”. Su via delle Carenarie, invece, a far discutere è l’assenza di marciapiedi, cosa che non garantisce la sicurezza. “Su viale di Focene, invece, il transito dei pedoni sui marciapiedi è intralciato dalle alberature non curato – fa notare Andrea Mancini – Per questo le persone camminano in strada, andando a causare un altro fattore di scarsa sicurezza”. Il Comitato ringrazia gli uomini della Polizia Locale per la loro presenza, ma li invitano a scendere in strada per far rispettare la segnaletica che ancora deve entrare nelle abitudini quotidiane di cittadini e assidui bagnanti. “Nel sopralluogo abbiamo potuto notare la presenza di molti terreni privati incolti – dice Andrea Mancini – Per questo chiediamo al Comune di trovare un modo per acquisirli in modo temporaneo al fine di creare dei posti di parcheggi vitali. Nel frattempo sarebbe utile pubblicizzare al massimo i parcheggi privati a pagamento già esistenti”.
2014-07-06