“Da un po’ di tempo, stiamo intercettando delle osservazioni di cittadini e di residenti, con le quali fanno notare, come il tratto di via dell’aeroporto di Fiumicino, che va dal semaforo in corrispondenza di via Cima Cristallo, e il semaforo temporaneo sul viadotto dell’aeroporto, che regola l’accesso sulla rampa di via dei Montgolfier , sia da moltissimi mesi al buio in entrambi i sensi di marcia, in direzione aeroporto, come in direzione Ostia, a causa del fatto che l’illuminazione pubblica stradale non risulta attiva”. È quanto dice con una nota ViviAmo Fiumicino per Mario Baccini.
“Non essendo in grado di dare loro una risposta in merito – si legge nella nota – siamo qui a segnalare e a rivolgere all’Amministrazione comunale queste osservazioni, le quali potrebbe fornire delle spiegazioni sulle reali motivazioni, oppure, se necessario, chiedere a sua volta ad Anas, in quanto società che detiene la gestione della via in questione, del perché questo suo tratto versi appunto nell’oscurità.
Le motivazioni, d’altro canto, sfuggono, innanzitutto perché il tratto interessato del viadotto non è quello che da progetto dovrà essere abbattuto per poter poi essere sostituito da uno di nuova costruzione, che al contrario avrebbe potuto presupporre, come tappa iniziale, l’interruzione di rete verso i pali coinvolti. Altrettanto si può dire del fatto che questa è una delle vie di collegamento con un aeroporto intercontinentale, pertanto è alquanto imbarazzante far giungere i viaggiatori in zona aeroporto o al contrario, far lasciare loro l’hub per raggiungere le località limitrofe come Fiumicino e Ostia, attraverso un tratto viario lasciato completamente al buio.
Se fosse per un discorso di risparmio energetico, ci sarebbe da segnalare la pericolosità della mancanza di illuminazione, per la presenza della rampa di via Alberto Santos Dumont, che immette la circolazione dei veicoli sul viadotto e, per tale motivo, andrebbe garantita una più adeguata illuminazione stradale, come anche andrebbe maggiormente garantita per la presenza in prossimità di campi e di zone rurali, per i quali non di rado, si registra la presenza e, quindi, il possibile attraversamento di animali selvatici, come le volpi, mettendo a rischio sia la loro vita, che l’incolumità degli automobilisti.
Infine, se fosse un problema di natura economica, rimane difficile credere che con la presenza di due autovelox, distanti peraltro l’uno dall’altro appena 2 km, uno in corrispondenza del già citato semaforo di via Cima Cristallo e l’altro posizionato alla fine del viadotto, che oltretutto è stato oggetto di discussione e di contestazione negli ultimi mesi, per via della diminuzione del limite di velocità, con gli introiti derivanti dai pagamenti delle sanzioni comminate dalla loro implacabile attività, non si possa riparare l’eventuale danno occorso ai pali coinvolti. Auspichiamo che, chi di competenza, sappia dare ai cittadini delle risposte e nel caso, attivarsi per il regolare ripristino dell’illuminazione pubblica su questo importante tratto di collegamento viario”.