Malgrado l’interesse mostrato per l’incoronazione di Carlo III, il popolo italiano non spicca purtroppo per essere il più anglofono d’Europa. Secondo una ricerca recente solo il 19,7 per cento dei giovani in possesso di un diploma parla fluentemente inglese. Ma al di là delle statistiche la difficoltà che gli italiani hanno con questa lingua straniera sono note. Purtroppo anche all’estero dove sono rari gli italiani che possono cercare lavoro senza doversi prima mettere al pari con la lingua.
Perchè succede? “Benché l’inglese sia una delle lingue più facili del mondo a livello grammaticale – spiega Alessandra D’Alano di Studi in Corso – nella scuola pubblica ci si concentra maggiormente sullo studio di quest’ultima e sulla scrittura, motivo per cui quando si arriva alla conversazione molti italiani si trovano in difficoltà. La nostra cultura si sta passo passo aprendo sempre più verso il mondo anglofono, ma ancora siamo circondati solo da input nella nostra lingua. Un esempio lampante è la cinematografia: nei paesi scandinavi quasi tutti i film vengono trasmessi in lingua originale e i siti in lingua inglese consultati superano il 50 per cento; qui la percentuale supera appena il 20 per cento”.
Dati che fanno riflettere, ma che non impediscono di mettere in pratica politiche per migliorare l’apprendimento, tanto meno di mettersi in gioco con corsi ad hoc anche in età adulta.
“Nel nostro Centro – conclude Alessandra D’Alano – ci sono persone adulte che frequentano i corsi d’inglese e che ottengono ottimi risultati anche in tempi brevi. Della serie: non è mai troppo tardi”.
Qualche trucchetto fai-da-te? “Leggere libri e guardare film in lingua originale, fare conversazione a cadenza periodica con qualche amico o amica che parla inglese, utilizzare instagram e gli altri social solo in inglese. Sono alcuni trucchi che alleggeriscono e facilitano l’apprendimento”, descrive Alessandra D’Alano del centro Studi in Corso che ha sede all’Infernetto.