Sempre più decisivo l’apporto delle immagini della rete di videosorveglianza, come dimostra il caso di Maria Tanina con la registrazione del suo assassino
di Paolo Emilio
L’intera comunità di Fiumicino è ancora provata da quanto avvenuto alla povera Maria Tanina, uccisa dal personal trainer e gettata nel canale di bonifica di via Castagnevizza a Isola Sacra l’8 ottobre. In tutta questa vicenda un enorme contributo è arrivato dal sistema di videosorveglianza presente sul territorio, una circostanza che dimostra come le telecamere siano il presente e il futuro della città. È chiaro che bisogna superare la prima fase per proiettarsi in modo deciso verso il futuro. Innanzitutto permettendo la visioni delle immagini, così come prevede il decreto nazionale, a tutte le forze dell’ordine. In secondo luogo migliorando l’intera rete e inserendo anche le telecamere di privati come abitazioni, enti e banche. In questa ottica sono previste delle detrazioni fiscali per chi decide di collaborare con le istituzioni.
Un altro elemento importante per proiettarsi in un’epoca sempre più futuristica e sicura è legato alla topologia delle telecamere. In molti Paesi esteri, dove questa metodologia di controllo e sorveglianza e controllo del territorio è ben collaudata e funzionante da diversi anni, si è arrivati a software molto evoluti in grado di registrare e quindi segnalare in tempo reale se un mezzo risulta rubato o se una persona è nello schedario delle forze dell’ordine.
Tutto questo attraverso telecamere di ultima generazione che ruotano e ingrandiscono volti e targhe dei veicoli rielaborati da computer dotati di particolari sistemi di riconoscimento.
Evidentemente per il territorio di Fiumicino è ancora prematuro arrivare a una simile tipologia di videosorveglianza, ma passo dopo passo è possibile provare a migliorarla. Un controllo essenziale per la sicurezza del territorio visto che il personale delle forze dell’ordine si trova sempre con un numero di effettivi molto limitato e sempre meno in grado non solo di fare prevenzione ma anche a volte di intervenire nel momento del bisogno.