Tragedia ieri in spiaggia a Passoscuro. Stando alle prime ricostruzioni un uomo avrebbe notato il figlio in difficoltà tra le onde del mare agitato e dopo averlo tratto in salvo sarebbe stato colto da un malore una volta tornato a riva. Ogni tentativo di rianimazione è stato inutile, così come l’arrivo dell’elisoccorso.
“Piangiamo ancora una vittima in spiaggia – dice Stefano Calandra, vicecommissario della Lega a Fiumicino – è intollerabile. Un uomo si è sentito male nel primo pomeriggio, ma i soccorsi non hanno potuto fare più di tanto. Seppur intervenuti con grande professionalità, partono da lontano e spesso si trovano davanti al fatto compiuto. Sarebbe servita un’ambulanza e un posto di primo soccorso abilitato ad intervenire, ma Passoscuro non ha nulla.
È inaccettabile questo abbandono. E pensare che 30 anni fa a Passoscuro avevamo un presidio, in via Torralba. Siamo andati indietro invece che in avanti. Passoscuro non merita questo trattamento, e andare al mare deve essere un momento di gioia e rilassamento, non una scommessa con la morte.
Una parziale soluzione potrebbe essere quella di avere delle moto d’acqua mediche pronte ad intervenire in questo tratto di costa, così come accade nella riviera romagnola. Non basta usare i pattini degli operatori di salvataggio, servono mezzi più efficaci e personale medico. Gli stabilimenti sono pronti a mettere in campo una piccola rimessa in acqua, con le boe a corridoio, per permettere il passaggio di questo tipo di mezzi di soccorso”.