“Finalmente – dice il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca − dopo decenni di abusi e occupazioni, siamo riusciti a liberarla e presto potremo restituirla alla comunità. Insieme alla Regione Lazio, ai Carabinieri e alla Guardia Forestale (che si sta già occupando di interventi sul verde che circonda la Torre), abbiamo effettuato un sopralluogo per fare il punto sugli interventi da effettuare. Si comincerà alla fine di giugno e i lavori dovrebbero concludersi entro agosto. Poi finalmente potremo inaugurarla e lo faremo proprio il prossimo 23 settembre per ricordare l’eroe Salvo d’Acquisto e per celebrare, insieme, la rinascita della Torre Perla”.

La soddisfazione di Italia Nostra Lazio e WWF Litorale laziale
Italia Nostra Lazio e Wwf Litorale laziale salutano l’avviato recupero della Torre Perla di Palidoro come un importante segnale di attenzione alle eccellenze della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Altrettanto emblematicamente importanti – per le nostre associazioni – le operazioni di demolizione di una serie di edifici fatiscenti nell’area dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in riva al mare, vicino alla Torre, in zona di esondazione. Dopo anni di richieste e di sollecitazioni, motivate dalla forte preoccupazione per le condizioni di degrado dell’area, speriamo che finalmente il litorale di Palidoro, fra Passoscuro a Marina di San Nicola, uno dei tratti di maggior pregio della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, possa essere salvaguardato e gestito nel pieno rispetto delle sue valenze ambientali e culturali, come previsto dal Piano di Gestione.

LA TORRE
La Regione Lazio, proprietaria della Torre Perla, nell’ottobre 2019 ha affidato il monumento alla gestione dell’Arma dei Carabinieri, che vi realizzerà un Museo dedicato a Salvo d’Acquisto. Il luogo infatti, oltre ad essere uno degli elementi qualificanti del sistema di difesa costiero tra Medioevo e Rinascimento, fu teatro del sacrificio del vice brigadiere dei Carabinieri immolatosi per salvare 22 persone condannate a morte dai tedeschi per rappresaglia, il 23 settembre 1943.  L’Ente Gestore della Riserva ha autorizzato il restauro e lo smantellamento dei manufatti abusivi presenti da anni, compresa una vasca idromassaggio (!). I lavori di ripulitura e ripristino della recinzione sono già stati avviati a fine maggio dalla Regione Lazio, che finanzierà anche il restauro vero e proprio. Interessata a salvare la Torre di Palidoro dal degrado a cui era stata a lungo sottoposta, nel 2017 Italia Nostra aveva espresso il proprio apprezzamento per il progetto dell’Arma dei Carabinieri, che continuerà a seguire. E proprio il 3 maggio scorso, poco prima che partissero i lavori, l’aveva inclusa nella “Lista Rossa di Italia Nostra dei monumenti in pericolo”. Torre Perla, con le stesse motivazioni, è stata segnalata come “Luogo del Cuore” del FAI.

LE DEMOLIZIONI
Una decina di giorni fa sono cominciati i lavori di demolizione di un gruppo di “casette” fatiscenti situate all’interno dell’area di competenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, in area di esondazione. La demolizione dei manufatti è prescritta dalla Conferenza dei Servizi del 6 marzo 2019. Prevista anche la rimozione di numerosi scheletri e tettoie che si trovano sulle dune a 100 metri dalla linea di costa, l’edificio pericolante denominato “la Vela”, la struttura del depuratore in disuso, che ormai da decenni deturpano il litorale. Il nostro auspicio è che dalla coesione delle forze in campo (Riserva del Litorale, Regione Lazio, Arma dei Carabinieri, Comune di Fiumicino, nonché le Associazioni e la società civile) nasca un’opera di riqualificazione di tutta l’area circostante la Torre di Palidoro. Torre Perla dovrà diventare un punto di riferimento della Riserva, un luogo che racconti le valenze ambientali (le Dune, le aree umide, la vegetazione, l’avifauna) e culturali (il monumento, la storia di Salvo d’Acquisto, la sottostante villa marittima romana), come indicato dal Piano di Gestione. E dovrà essere inserita in percorsi di mobilità dolce che recuperino i vecchi tracciati storici. Torniamo a chiedere che si completi l’opera di demolizione di tutti gli edifici irregolari e degradati, dentro e fuori gli spazi della Torre e dell’Ospedale, e che il processo di riorganizzazione delle strutture del Bambino Gesù proceda nel segno della responsabilità nei confronti dell’ambiente, sentimento affermato con forza da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì”.

Italia Nostra Lazio e Wwf Litorale Laziale