Alice Opera Ballet, lo spettacolo della Italian modern dance company che fino a gennaio 2025 andrà in scena nel paese asiatico, è in preparazione al Teatro Traiano ritornato, con l’apertura della nuova scuola, punto di riferimento culturale del territorio

Il Teatro Traiano negli ultimi anni, grazie all’apertura della nuova scuola Teatro Traiano Scuola d’Arte, ha ricominciato a respirare nuovamente arte e cultura. La struttura fin dal 1953 è sempre stata il polo culturale di Fiumicino e ora, dopo un lungo periodo di chiusura, sembra essere tornata al suo ruolo originario.

La creazione di Teatro Traiano Scuola d’Arte, infatti, ha permesso a molte ragazze e ragazzi del territorio di poter coltivare la propria passione proprio all’interno di un vero teatro dove si svolgono corsi di danza, teatro, musical, canto, pianoforte, chitarra, basso e batteria.

Ultimamente la struttura sta riscontrando un interessante gradimento anche al di fuori dei confini locali, questo anche perché il suo palco e le sue sale attrezzate permettono di essere sfruttate anche da professionisti del settore. Infatti, lo scorso anno, sono state girate alcune scene di un cortometraggio ed è stata registrata una puntata del TG2 Costume e Società con il famoso rumorista di Fiumicino Mario Giacco.

Per tutto il mese di ottobre il coreografo e regista di Damiano Bisozzi effettuerà proprio al Teatro Traiano la composizione coreografica di “Alice Opera Ballet” degli autori, Diego Mecchi e Gaspare Bartelloni con la compagnia “Italian modern dance company” composta da 21 ragazzi e ragazze provenienti da tante regioni italiane, come Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.

Durante tutto il periodo la compagnia preparerà lo spettacolo che, dopo aver riscosso un grandioso successo negli ultimi due anni a Bucarest, partirà per la Cina per proporre “Alice Opera Ballet” dal novembre 2024 fino a gennaio 2025, insieme a “Armonie in villa”, famosissima orchestra italiana residente in Toscana e conosciuta anche in Cina. Se ce ne fosse bisogno, la prova di come il Traiano sia tornato a pieno titolo palcoscenico e fucina della vita culturale di Fiumicino.