Per il Comitato Tavoli del Porto il “primo parere” della Commissione Tecnica del ministero dell’Ambiente per la Verifica dell’Impatto Ambientale sul progetto del porto turistico crocieristico a Fiumicino “vede confermate le maggiori criticità pur non negando al progetto una prosecuzione fortemente condizionata da 17 prescrizioni ambientali”.

Il Comitato, che riunisce una trentina di associazioni e realtà contrarie da tempo al progetto, “continuerà a seguire l’iter procedurale, ormai completamente fuori dalle tempistiche del Giubileo” e torna a chiedere al Commissario Gualtieri “di stralciare l’opera dal decreto”.

“Sottolineiamo invece che manca ancora il parere del Ministero della Cultura che, come annunciato in commissione Giubileo a Fiumicino, probabilmente sarà negativo viste le incompatibilità tra il progetto e i vincoli del Piano Paesaggistico del Lazio. Solo successivamente il Mase potrà emettere un decreto per chiudere la procedura di VIA. A quel punto, dovremo attendere il pronunciamento del Governo e dovrà aprirsi la Conferenza dei Servizi che dovrà approvare il progetto nel rispetto delle numerose prescrizioni che sono già state sollevate. L’iter, quindi, è ancora lungo prima di aprire il cantiere”.

“Quanto al merito del parere della Commissione tecnica del MASE, rileviamo che le 17 prescrizioni, molte delle quali dovranno essere risolte già in fase di progettazione esecutiva, quindi prima dell’apertura del cantiere, non sono di facile soluzione per i promotori. Regione Lazio e Comune di Fiumicino sono innanzitutto chiamati a risolvere il problema della mobilità con soluzioni di intermodalità, quindi ferro-gomma. Citiamo poi le soluzioni richieste per il rischio idrogeologico, compatibilità aeronautica a causa dell’eccessiva altezza delle navi, dragaggi. Viene inoltre imposto il monitoraggio delle emissioni”, conclude il Comitato.