“Ha avuto luogo il 12 dicembre al Best Western a Fiumicino il convegno promosso da un comitato favorevole al progetto per il porto crocieristico privato al Vecchio Faro di Isola Sacra. Voleva essere un convegno informativo qualificato dalle illustri presenze del professor Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, dall’ingegner Massimo Guidi, dirigente comunale per l’attuazione del progetto e dal Commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, ma nessuno dei tre tuttavia si è presentato”. È quanto si legge nella nota del Comitato Tavoli del Porto.
“L’incontro – prosegue la nota – è stata la riprova che esistono due progetti di porto crocieristico a Isola Sacra: quello depositato al Ministero dell’Ambiente e in corso di valutazione e quello che invece i sostenitori ci raccontano.
L’Amministratore Delegato della Fiumicino Waterfront, Ing. Galliano Di Marco, ha presentato dati in contraddizione con i contenuti del progetto. Ha dichiarato infatti che la presenza delle navi sarà molto ridotta, limitata a meno del 50% dei giorni dell’anno, quando invece nei documenti ufficiali si parla della presenza di almeno 6900 crocieristi al giorno, tutti i giorni, nel periodo di operatività del porto.
Più coerente con questi numeri sembrano le preoccupazioni espresse sulla viabilità che, citando l’Ing. Di Marco ‘resta uno dei grossi problemi’ tanto da costringere le navi ad arrivare alle 5 del mattino mandando in fumo tutte le prospettive finora ventilate sulle ricadute positive per le attività del nostro territorio che dovevano beneficiare dal transito dei crocieristi verso Roma.
Confermata la necessità di ripetere i dragaggi ogni anno, si dà per scontata la possibilità del loro reimpiego per i ripascimenti, trascurando che si tratterebbe di sabbie con inquinamento portuale e il loro riutilizzo andrebbe autorizzato da organi competenti in materia e che già dai primi carotaggi sono emerse criticità.
In merito alla elettrificazione delle banchine, continua ad essere assente il progetto, in compenso abbiamo appreso che l’investimento sarà finanziato al 50% dall’operatore nazionale Terna e non totalmente a carico delle multinazionali straniere. Un’ulteriore difficoltà considerata la carenza di risorse pubbliche in questo settore di cui è previsto il taglio nella prossima legge di bilancio.
Presente anche il sindaco Baccini il cui ricorrente argomento continua ad essere la minaccia del ritorno al vecchio progetto che come noto, invece, ha le autorizzazioni e la VIA scadute e non è più riproponibile. Sfugge però il vantaggio di sostituire edifici alti 40 metri con delle navi alte 80 metri che inquineranno il mare richiedendo devastanti dragaggi.
Per la mancanza di un Dibattito Pubblico sull’argomento l’Ing. Di Marco si giustifica dichiarando l’assenza di un obbligo di legge. Invece non solo questo obbligo esiste nel Codice dei Contratti Pubblici, ma andava soddisfatto prima della procedura di valutazione ora in corso.
Continuiamo a richiedere un vero confronto nelle sedi istituzionali, in Commissione Giubileo del Comune di Fiumicino, per abbandonare le narrazioni trionfalistiche e sostituirle con un esame obiettivo di dati reali e inconfutabili”.