Dopo le polemiche per l’euro destinato alla sua associazione, parla il presidente di “Insieme con i disabili Onlus”: “Grazie a chi ci sta aiutando”.
“Grazie a Spaghettongola, grazie a Stefano Conforzi, grazie all’associazione ‘Il Faro all’Orizzonte’. Ma soprattutto grazie a tutte quelle persone che partecipando alla festa hanno donato 1 euro per realizzare una struttura destinata a ospitare ragazzi con disabilità senza genitori”. Dopo le polemiche (sparute in realtà) sul contributo chiesto alla ‘Spaghettongola’ che si sta svolgendo a Fiumicino, Mauro Stasio, presidente dell’associazione “Insieme con i Disabili Onlus” destinataria del ricavato, fa chiarezza.
“Quello che stanno facendo – sottolinea Stasio –è grandioso. Le critiche? Dispiace. L’euro all’entrata è stata una idea concordata con l’associazione che organizza Spaghettongola. Volevamo sensibilizzare le persone sulla disabilità e sul problema del Dopo di Noi, su che fine faranno questi ragazzi una volta che i loro genitori non ci saranno più. Far capire loro a cosa stavano contribuendo partecipando a Spaghettongola e coinvolgerli. Un obbligo? Non immaginavamo che la richiesta di un solo euro potesse suscitare questo clamore. Pensavamo fosse un contributo simbolico. Fiumicino e l’Italia in generale si sono sempre dimostrate Paesi molto solidali. Ma alla fine fa più rumore un ramo che cade che una foresta che cresce. A parte qualche commento sui social poca roba”.
A cosa serviranno i fondi della Spaghettongola? “A sostenere la realizzazione di un Centro Diurno e un Dopo di noi – dice Stasio – per ragazzi con disabilità. Lo stiamo realizzando in via Coni Zugna. Siamo un’associazione di familiari, non riceviamo fondi pubblici, ci autofinanziamo. Ogni centesimo per noi è vitale. Lo stiamo facendo per i nostri figli, per dare loro una casa quando non ci saremo più. Si chiamerà la casa di Enzo e sarà dedicata a un nostro ragazzo che oggi non c’è più”.
“Mauro ci aveva chiesto un aiuto – fa notare il patron della Spaghettongola, Stefano Conforzi – e abbiamo immediatamente accolto la sua idea. Le critiche? In realtà sono poche. Alcuni lo fanno in buona fede, ci sta e lo capiamo. Chi vuole partecipa, chi vuole no. In altri casi però ci vedo un pizzico di invidia. Da tanti anni siamo un punto di riferimento, facciamo qualcosa con le nostre uniche forze, senza ricevere alcun contributo pubblico. Non l’abbiamo mai chiesto. E pure Spaghettongola ogni sera richiama migliaia e migliaia di persone. Magari qualcuno non riuscendo a fare qualcosa di utile e costruttivo per il territorio prova a delegittimarci appigliandosi alla beneficenza. Ognuno utilizza il proprio tempo come vuole. Noi siamo perbene, le cattiverie ci scivolano addosso”.