Fiumicino – Dopo mesi di isolamento ritorna la voglia di viaggiare. Con maggiore consapevolezza per le persone, l’ambiente, l’ecosistema. E proprio il grande impegno di ADR sui temi ambientali è alla base della decisione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo che, per la prima volta in assoluto, ha voluto premiare l’aeroporto “Leonardo da Vinci” con un riconoscimento ufficiale sulla Sostenibilità.
E’ stato il segretario generale dell’UNWTO, Zurab Pololikashvili, a consegnare il prestigioso attestato all’amministratore delegato di ADR, Marco Troncone, nel corso di una cerimonia alla presenza, tra gli altri, della sottosegretaria al Turismo del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, del direttore Europa UNWTO, Alessandra Priante e del presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo.
“Sono molto felice che l’Italia sia la prima destinazione dell’UNWTO dall’inizio di questa crisi globale,” ha commentato il segretario generale dell’UNWTO, Zurab Pololikashvili. “L’Italia è un forte alleato dell’UNWTO e leader mondiale del turismo, settore che genera milioni di posti di lavoro in tutto il Paese, salvaguardando e celebrando al contempo il patrimonio culturale unico dell’Italia.”
Fa eco alle parole di Pololikashvili anche Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact. “Siamo felici che le Nazioni Unite abbiano scelto l’Italia e in particolare il Leonardo da Vinci, il principale aeroporto del Paese, che è sempre stato operativo anche in piena emergenza, per il loro tour di rilancio del turismo. Sono convinta che la riapertura delle frontiere internazionali, in aggiunta alla ripresa del turismo nazionale, rappresenti un segnale concreto per la ripartenza del settore, uno degli asset principali della nostra economia.”
Il riconoscimento delle Nazioni Uniti premia l’impegno che ADR dedica da sempre alla Sostenibilità e che è integrato nel modello di business per creare valore sul piano economico, sociale e ambientale. D’altronde, ADR rappresenta un importante motore di crescita per il Paese, con l’aeroporto di Fiumicino che nel 2019 ha generato valore aggiunto per 13,7 miliardi di euro.
“Con oltre 43 milioni di passeggeri registrati nel 2019 – ha commentato il presidente dell’ENAC Nicola Zaccheo – l’aeroporto di Roma Fiumicino è la principale porta d’ingresso in Italia, volano della nostra economia e, ovviamente, del nostro turismo. Questo premio prestigioso evidenzia il ruolo di rilievo internazionale ricoperto dal Leonardo da Vinci e dimostra come sia possibile operare e gestire un aeroporto così complesso nel rispetto della sostenibilità e dell’ambiente. Ci auguriamo sia di buon auspicio alla ripresa del settore che proprio da oggi compie un ulteriore passo verso la normalità, con la riapertura di collegamenti extra Schengen”.
“La sostenibilità – ha affermato l’amministratore delegato di Adr, Marco Troncone – è un valore portante e una linea guida delle nostre scelte aziendali: sono onorato di ricevere questo riconoscimento per l’impegno di tutte le persone che lavorano in ADR. Sono anche convinto che questo premio sia ancora più rilevate oggi, dopo un periodo di gravissime difficoltà per il settore turistico e credo che riavviare il turismo in forma responsabile sia una priorità oltre che un dovere morale”.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, dopo un calo generalizzato del traffico aereo globale del 44% da gennaio ad aprile, il turismo torna cautamente a essere parte della vita delle persone, che partendo proprio dall’Europa ricominciano a pianificare spostamenti e vacanze.
Nel mese di aprile, in seguito alle restrizioni per contenere la diffusione del Covid-19, gli arrivi internazionali sono diminuiti del 97%, con una perdita di 180 milioni di arrivi internazionali rispetto allo stesso periodo del 2019. L’Europa, dopo l’Asia, ha registrato il secondo calo più forte con il 44% in meno di arrivi, seguito dal Medio Oriente (-40%), Americhe (-36%) e Africa (-35%).
Le ultime ricerche condotte da UNWTO mostrano che il 22% delle destinazioni in tutto il mondo (48 destinazioni) ha iniziato ad allentare le restrizioni, e che l’Europa è al centro di questo processo; allo stesso tempo, tuttavia, i confini del 65% di tutte le destinazioni globali (141 destinazioni) continuano a essere completamente chiusi al turismo internazionale.