Un numero unico per tutte le emergenze. Dal 1 novembre vanno in pensione quelli usati finora: Carabinieri (112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118). Basterà chiamare il 112 per qualsiasi richiesta di aiuto, da una rapina, a una emergenza sanitaria fino a un disastro naturale. L’adozione della nuova Centrale unica per le emergenze porterà un significativo miglioramento nei tempi di intervento: sarà possibile geolocalizzare le chiamate, garantendo la massima accessibilità sia cittadini italiani che stranieri. In questo modo aumenterà il coordinamento tra le forze in campo per rendere la prevenzione dei reati più efficiente e le nostre città più sicure. Il presidente Nicola Zingaretti e il prefetto di Roma Franco Gabrielli, hanno fatto un sopralluogo in questa vera e propria “casa della sicurezza” che si trova nei locali della ex Casa della Bambina Giuliano Dalmata in via Laurentina 631. Il nuovo Numero Unico per le Emergenze 112 è un progetto promosso dalla Regione Lazio e finanziato con 3,5 milioni di euro. Secondo gli standard imposti dall’Europa la chiamata per l’utente deve essere gratuita e si deve essere in grado di dare risposte in almeno 12 lingue. “Superiamo un ritardo di 10 anni, perché l’indicazione del numero europeo è stato determinato da 10 anni. Anche nell’ultimo documento del Governo si chiede che il numero unico sia attivato da tutte le regioni”, ha detto il presidente Zingaretti. “Si sta scrivendo una pagina importante della sicurezza non solo della Capitale ma dell’intera regione. Avere una gestione unitaria sarà un valore aggiunto”, ha affermato il prefetto Gabrielli. Un vero e proprio polo per le emergenze: la struttura ospiterà successivamente anche l’Agenzia regione di Protezione civile con gli uffici amministrativi, la Sala operativa e il Centro Funzionale.
2015-09-01