I biodistretti della regione Lazio, cui aderiscono numerosi agricoltori che adottano il metodo di produzione biologica ed operano all’interno del territorio regionale, esprimono profonda preoccupazione per l’andamento climatico di “conclamata siccità” che rende praticamente indisponibili le risorse idriche necessarie alla sopravvivenza delle stesse aziende. Ad oggi stimiamo un abbassamento delle falde di oltre 50 milioni di mc, con una perdita stimata della produzione agricola di oltre un terzo.
A fronte di questa grave carenza occorrono misure immediate che vadano almeno a mitigare i danni che sopportano gli agricoltori da oltre un anno e che debbono necessariamente prevedere l’immediata cantierabilità degli invasi, rientranti nel “piano laghetti”, già in una fase esecutiva. I biodistretti del Lazio riuniti in coordinamento, preannunciano che nel mese di marzo organizzeranno nel territorio di ogni consorzio di bonifica, eventi locali con l’obiettivo di incontrare e informare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione che potrebbe incidere fortemente sui costi di produzione e sul prezzo finale di beni di prima necessità.
L’obiettivo del coordinamento dei Biodistretti del Lazio è quello di aprire un’interlocuzione con tutti gli attori che hanno competenze specifiche sulle risorse idriche, per fare il punto su tutti gli strumenti normativi che possono essere attivati al fine di co-pianificare un diverso approccio al “bene” acqua. Un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente che programmi le colture e risparmi le risorse idriche.
Nell’occasione verrà aperta una interlocuzione con i consorzi di bonifica e con tutti gli attori del territorio, in primis le organizzazioni sindacali di categoria e gli enti territoriali, per conoscere i piani di intervento e l’integrazione dei fondi attuali di cinque milioni, inseriti nel collegato alla finanziaria, per affrontare la calamità della siccità.