Il Consiglio Comunale è un luogo istituzionale dove i rappresentanti della città decidono sulle materie che interessano i cittadini e come tale deve essere rispettato. A ben vedere, la gazzarra avvenuta nel penultimo Consiglio Comunale con risse e spintoni non testimonia certo alcuna forma di rispetto. La mia delega non mi autorizza ad alcuna valutazione politica su chi ha fatto cosa. Altri faranno le loro valutazioni. So solo che è avvilente che il passatempo delle ultime ore sia guardarsi la registrazione del Consiglio: le risse inevitabilmente hanno una fatale attrazione, poi quando riguardano le fazioni politiche chi ne fa le spese è il senso d’appartenenza alla cosa pubblica. ” Se i politici fanno questo…ogni cosa è possibile”.
Ha fatto, quindi, bene la Presidenza del Consiglio Comunale a chiedere un forte ausilio della nostra Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine nell’ultimo Consiglio Comunale di ieri l’altro. Il quadro, però, che si è presentato fa pensare. Qui si che mi sento di dire qualcosa in relazione al settore di cui mi occupo: vedere impegnati, di fatto, per un intero turno di lavoro cinque unità di Polizia di Stato e cinque dei Carabinieri e almeno una quindicina fra dirigenti, funzionari e semplici agenti della Polizia Municipale è paradossale. È paradossale quando si pensa che la collettività quel giorno li paga non per controllare il territorio, ma per evitare che Consiglieri e opposte fazioni politiche vengano alle mani. È paradossale quando penso ai tanti politici che sui tanti fatti di cronaca nera e casi di microcriminalità la prima cosa che fanno è invocare, anche con ragione, più agenti per strada e più controllo.
Il tema di più agenti e più controllo del territorio esiste, ma qui mi va di ringraziare in modo non burocratico tutti gli agenti che hanno svolto l’altro ieri il proprio compito di controllo dell’Aula Consigliare con grande professionalità e mi va di ringraziarli per il lavoro di grande professionalità che svolgono tutti i giorni. Ogni giorno le Forze dell’Ordine ci mettono fatica e abnegazione, nonostante la scarsità dei mezzi e del personale, per garantire l’incolumità di tutti noi. Tutti i giorni la nostra Polizia Locale in modo silenzioso sta riprendendo il controllo del territorio dopo anni di “disattenzione” politica e amministrativa su questo pezzo della macchina comunale. Prova ne è le recentissime e serie aggressioni fisiche a nostri agenti solo perché reprimevano fenomeni di abusivismo commerciale ed di qualche giorno fa un importante abuso edilizio: facevano, cioè, il loro lavoro.
È chiaro che una minoranza della Città deve riabituarsi al rispetto delle regole, così come la Politica deve usare i luoghi e le forme che la Costituzione prevede per la lotta e la legittima polemica. La “militarizzazione” dei luoghi istituzionali ha un cattivo sapore. Evitiamolo.
Delegato alla Sicurezza e Legalità
Raffaele Megna