Ryanair ha annunciato di voler lasciare gli scali di Fiumicino e Ciampino. La compagnia low cost intende rimuovere nell’estate del 2025 un velivoli nello scalo di Fiumicino, con la riduzione stimata di 100 milioni di dollari di investimento e non prevede per l’anno una crescita nel traffico di Ciampino. Un braccio di ferro in corso con il governo per il limite imposto ai voli e per l’aumento dell’addizionale comunale e dei costi aeroportuali.
“Ryanair rimuoverà un aeromobile basato a Fiumicino a partire dall’estate 2025 e non ci sarà nessun aumento del traffico a Ciampino”, ha detto Fabrizio Francioni, Head Communications Italy della società. Ogni aereo della compagnia richiede un investimento di circa 100 milioni di dollari. Francioni ha aggiunto che la compagnia trasferirà questo aereo “dove ci sono costi di accesso più bassi, condizioni che permettono a Ryanair di offrire ai propri clienti tariffe più economiche”.
Come riferito da Ryanair, a spingere verso la riduzione dei voli nella Capitale sono stati diversi fattori, come il “limite restrittivo imposto sui voli a Ciampino (65 voli al giorno), l’aumento dei costi aeroportuali (+44% a Ciampino e +15% a Fiumicino entro il 2028) e la decisione del Governo di aumentare l’addizionale municipale nei principali aeroporti italiani a partire dal 1 aprile 2025”.
Una sortita questa con cui Ryanair punta a mettere pressione sul governo: “Il Governo – ha detto il Ceo della compagnia aerea Eddie Wilson – dovrebbe abolire completamente questa addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani, proprio come hanno già fatto le regioni Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Abruzzo e i paesi dell’UE come la Svezia e la Polonia”.
In questo caso si ricorda che, in base a quanto previsto nell’ultima Legge di Bilancio, per l’addizionale è previsto l’aumento di 50 centesimi di euro per i passeggeri extra UE. E ancora Ryanair chiede ad Aeroporti di Roma di “abbandonare gli eccessivi aumenti delle tariffe dovuti al recupero dei ricavi persi durante il covid-19, approvati dall’Autorità di regolazione dei trasporti italiana”.
“Il Governo italiano”, dice il ceo della compagnia, “continua a limitare il potenziale turistico di Roma in vista del Giubileo 2025 non rimuovendo il limite restrittivo sui voli a Ciampino, che potrebbe facilmente ospitare il doppio dei voli giornalieri attuali. Inoltre, il Governo ha deciso di aumentare l’addizionale municipale nei principali aeroporti italiani a partire dal 1 aprile 2025, il che renderà Roma e l’Italia nel suo complesso completamente non competitive rispetto ad altre capitali europee come Bruxelles, Londra e Parigi (senza limiti restrittivi sui voli) e paesi come la Svezia e la Polonia (che stanno abolendo le tasse sull’aviazione e riducendo i costi di accesso per promuovere la crescita del traffico)”.