Una corsa diversa dalle altre. Tra bambini e “patriarchi” (quelli arborei, al centro di una mostra allestita al Castello di Maccarese), con un occhio al Pianeta e uno al territorio. È la “Run for biodiversity”, evento organizzato da Bioversity International che promette di diventare una tradizione. La seconda edizione, domenica 27 settembre, è stata inserita nel programma per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione coordinata dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri, e si è svolta a Maccarese con la collaborazione del comune di Fiumicino.
Una giornata-evento più che una corsa – in due versioni non competitive: 10 chilometri per atleti o aspiranti tali, 3 aperti a tutti e a tutte. La Run for biodiversity è stata anche quest’anno l’occasione per mettere al centro dell’attenzione il tema della biodiversità agraria, un patrimonio fondamentale la cui tutela è la ragion d’essere di Bioversity, organizzazione internazionale di ricerca per lo sviluppo che ha la sua sede italiana proprio a Maccarese.
Il messaggio è globale: “Senza la biodiversità, la sicurezza alimentare che vuol dire in primo luogo lotta alla fame è un obiettivo che non potrebbe essere raggiunto”, ha sottolineato nel suo intervento Luca Zelioli, consigliere della Cooperazione allo Sviluppo. Ma declinato localmente: considerato che Fiumicino è il Comune agricolo più vasto d’Europa, come ricordato dal vicesindaco Anna Maria Anselmi al momento delle premiazioni, quali migliori testimonial dei produttori e dei prodotti locali?
Frutta e verdura a chilometri zero (ma non ditelo a chi ha corso) per tutti, allora. Nei pacchi-gara e nei cesti-premio per i runners, nei piatti e negli stand del mercatino verde allestito nel parcheggio di Bioversity. Per una festa della natura che ha visto i bambini protagonisti, tra gioco ed educazione. E a proposito: la Run for biodiversity edizione 2015 ha avuto anche un obiettivo preciso: il finanziamento del progetto “Dal seme al seme”.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Bioversity e l’Istituto Comprensivo Statale Maccarese, coinvolgerà per l’intero anno scolastico i 250 alunni della scuola E.Marchiafava. Attraverso attività di laboratorio, osservazioni sistematiche ed esperienze sul campo (la Marchiafava ha un suo orto) centrate sullo studio dei vari aspetti dei semi, ovvero dei principali testimoni della biodiversità.
La frase scelta per sintetizzare il progetto è di Albert Einstein: “Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno. Forse tutti”. Si è corso per questo a Maccarese. Chi ha vinto? Tutti, e senza forse: l’importante era davvero partecipare. Appuntamento al 2016.
2015-10-01