Pronti a riaccogliere i clienti in totale sicurezza. La ristorazione di Fiumicino si riorganizza per la Fase 2. La novità è il marchio di qualità che sarà creato per testimoniare la totale conformità delle attività alle linee guida contro il Covid-19.
È quanto emerso dall’incontro di oggi che ha visto oltre 100 imprenditori della ristorazione confrontarsi al Tiber Hotel.
“È stato un incontro molto proficuo – spiega Massimiliano Mazzuca, presidente dell’associazione Lungomare della Salute di Fiumicino che ha organizzato l’evento -. Ringrazio il presidente della Fiepet Roma e Lazio, Claudio Pica, per averci indicato le ultime disposizioni inserite nel Dpcm. Fiumicino è pronta a ripartire, pronta a riaccogliere i propri clienti in sicurezza. Pronta a tornare presto alla normalità. E lo faremo dando ai nostri clienti la certezza di un marchio di qualità che vogliamo realizzare insieme alle istituzioni con un protocollo concordato. Un modo per dire: qui è tutto sicuro, venite tranquillamente e godetevi l’estate”.
“Siamo una categoria ferita, questo è indubbio – sottolinea Mazzuca – l’inattività si fa sentire ecco perché abbiamo inviato una lettera al Comune di Fiumicino in cui chiediamo un aiuto per rilanciare il settore della ristorazione: l’ampliamento del 50 per cento delle occupazioni di suolo pubblico e lo snellimento delle procedure per il rilascio delle concessioni. L’abolizione della Tosap e delle tasse sulle insegne pubblicitarie. La riduzione del 50 per cento della Tari, la gratuità delle strisce blu”.
“Ce l’abbiamo fatta sempre da soli. Paghiamo le tasse, creiamo occupazione e diamo lavoro a tante persone. Ora però è arrivato il momento che anche le istituzioni ci diano una mano. Perché Fiumicino significa ristorazione”.