Bar, ristoranti e pizzerie solo all’aperto? Troppo penalizzante, soprattutto per quegli esercizi commerciali che non ne hanno l’opportunità. La soluzione va trovata a metà strada: il 60% dell’attuale capienza, quindi già decurtata, all’interno e il 40% fuori. Potrebbe essere una giusta ipotesi che salvaguarderebbe tutti anche in caso di maltempo e piogge. Basterebbe ricordare lo scorso anno: maggio, giugno e luglio furono mesi nefasti, disastrosi se avessimo avuto solo l’opzione ‘all’aperto’. Andare a tagliare ulteriormente i posti all’interno e ‘spostarli’ fuori invece sarebbe l’ennesimo sacrificio ma almeno ci permetterebbe di poter sopravvivere sperando che si sblocchi finalmente il piano vaccinale.

Tutto questo nella speranza che le amministrazioni accelerino l’iter per lo ‘sfruttamento’ del suolo pubblico. Abbiamo accettato in silenzio tutto, anche di essere i più penalizzati. Di ricevere ristori che bastano forse a coprire l’un per cento delle perdite. Ma continuare così sarebbe davvero dichiarare una guerra santa e ideologica contro una intera categoria. 

Massimiliano Mazzuca