È stato votato ieri in Consiglio comunale all’unanimità, con l’astensione del solo Movimento 5 Stelle, un ordine del giorno che ha impegnato il Sindaco e la Giunta Comunale, nell’ambito delle proprie competenze, a mettere immediatamente in campo, sia sul piano istituzionale che sul piano giuridico, tutte le azioni possibili affinché il decreto 42 del Comitato Tecnico dell’AB Tevere (sul rischio idraulico) che appone nuovi vincoli sul territorio non diventi definitivo, penalizzando così i cittadini del Comune di Fiumicino. Con l’odg si è chiesto anche a Sindaco e Giunta di concordare le proprie azioni con la Regione Lazio. “Prima che l’Autorità di Bacino prendesse questo provvedimento – ha dichiarato il sindaco Montino – che coinvolge ampi territori di Isola sacra, Parco Leonardo, Pesce Luna, classificandoli come R4 e quindi a forte rischio idraulico, andavano ascoltate le parti istituzionali. Tra l’altro non sono stati utilizzati strumenti aggiornati, ci si è basati su uno studio carente: pertanto esistono tutti i presupposti per fare un doppio ricorso, uno al Tar e un altro al Tribunale delle Acque. Noi speriamo che il decreto non venga pubblicato, come abbiamo chiesto insieme alla Regione Lazio. Ma se si andrà avanti su questa strada, l’Amministrazione comunale dopo l’approvazione di quest’ordine del giorno, proseguirà nella sua battaglia, contro un atto di prepotenza, sbagliato sia nella forma che nei contenuti, le cui conseguenze saranno pesantissime sia per l’economia del territorio che in termini di entrate sul bilancio del Comune”.
“Questa Amministrazione – ha aggiunto l’assessore alle Politiche del Territorio Ezio Di Genesio Pagliuca – ha già dimostrato il proprio impegno nella tutela del territorio e dei cittadini, impegnando somme importanti di bilancio per l’acquisto e l’installazione di nuove idrovore per Isola Sacra e approvando nei nuovi Piani Particolareggiati normative che legano l’attuazione delle previsioni edificatorie al rispetto del principio dell’invarianza. Il Comune, insieme alle altre Amministrazioni interessate, con il costante stimolo e supporto da parte della cittadinanza ha anche posto in atto le azioni finalizzate alla rimozione del vincolo idraulico o meglio ad una sua ridefinizione effettuata sulla base del rischio reale, estremamente ridotto e limitato a poche aree. Per questo la decisione dell’AB Tevere è inaccettabile e ci impegneremo a contrastarla, per quanto è nelle nostre possibilità”.