“Più che un documento programmatico che dovrebbe “rivoluzionare” Fiumicino, quello presentato oggi da Montino è un papocchio, un’accozzaglia di idee, progetti, sogni senza né capo e né coda”. È quanto dice il capogruppo di Destinazione Futuro Raffaello Biselli. “I primi cento giorni. In campagna elettorale Montino aveva promesso che sarebbero bastati poco più di tre mesi per dare un’impronta al suo programma. Oggi, nel documento programmatico che ci presenta, di quell’entusiasmo è evaporato tutto – fa notare Biselli – Rimane solo una vaga ordinanza anti degrado, senza però specificarne i contenuti e le metodologie, e il taglio dello stipendio da sindaco. Promessa alla quale, va dato atto, Montino ha immediatamente dato seguito per poter però accedere, come previsto dalla legge, alle indennità parlamentari che lui stesso ha annunciato di ricevere: 130mila euro all’anno. Si promette maggiore sicurezza, ma il primo vero atto concreto di questa amministrazione, il giorno dopo il suo insediamento, è la sospensione del bando per l’assunzione di agenti della polizia locale che la passata amministrazione aveva realizzato dopo la stabilizzazione a tempo indeterminato di 29 agenti e poi prorogato a dopo le elezioni per evitare qualsiasi ombra. Oggi viene sospeso. Come si intende procedere per potenziare gli organici? Non c’è scritto. Sulla lotta al precariato Montino spende fiumi di parole senza dare una ricetta vera e senza mai spiegare come intende superare le restrizioni che le leggi impongono ai Comuni in tema di assunzioni. Sparito anche il grande piano per riassorbire i 10mila cassintegrati aeroportuali annunciato su Rai 3 in campagna elettorale. Montino però trova il tempo di chiedere clausole sociali nei contratti aeroportuali senza sapere che le clausole sociali nei contratti ci sono da decenni. Il problema è farle rispettare. Sull’aeroporto: bocciato. Nulla sulla sanità, cavallo di battaglia della sinistra in campagna elettorale. Nulla su come risolvere la questione B4A. Per mesi Montino è riuscito a tenersi in bilico tra due posizioni: quella estremista del no alla cementificazione e quella più morbida dello sblocco dei terreni vincolati. Oggi, dopo aver promesso per mesi mari e monti scimmiottando la propria vicinanza alla Regione Lazio e al Governo, sul documento nemmeno una riga. Scordiamoci lo sblocco dei B4A. Si parla di difesa del mare e della costa, di monitoraggio delle acque senza prendere in esame il vero nodo: il fiume Tevere che ogni anno riversa sulle nostre spiagge quintali di rifiuti che provengono dal centro Italia. Anche qui nessuna soluzione. La realtà è un’altra: questo è un documento dalle buone intenzioni, forse troppe, ma falso come una moneta da cinque euro. Raddoppio degli asili nido, sottopasso del Ponte Due Giugno, il parcheggio multipiano in Darsena, il nuovo lungomare. Perfino la riconversione dell’ex centrale Enel in un Auditorium, Costo totale stimato dell’operazione 20 milioni di euro, praticamente 3 anni di opere pubbliche vincolate per un solo intervento. Fra cinque anni tireremo le somme. Ma se questi sono i presupposti, ne basterà anche solo uno per smascherarlo. Per ora in bocca al lupo, ne avremo tutti bisogno”.
2013-07-02