“A seguito di un incontro avvenuto a Civitavecchia sul tema della portualità, da giorni a Fiumicino è un continuo susseguirsi di dichiarazioni, anche contrastanti, in merito alla questione crociere a Fiumicino”. È quanto si legge in una nota dei Capigruppo Pd, Lista Civica Ezio Sindaco e Sinistra Italiana e Reti Civiche.

“Sulla tematica – fanno sapere Ezio Di Genesio Pagliuca, Angelo Petrillo e Barbara Bonanni –  la nostra posizione è e rimane quella del programma elettorale: ‘Nella visione di uno sviluppo equilibrato del territorio, della difesa della costa e consapevoli delle sue fragilità e debolezza delle infrastrutture (viabilità, reti elettriche, idriche) è contrario a soluzioni progettuali di portualità che prevedano attracchi per grandi navi da crociera e navi ro-ro, che alterano la vivibilità del nostro Comune; si impegna a promuovere, nelle sedi opportune, la revisione degli strumenti regolatori della portualità, come ad esempio il Piano Regolatore Portuale, vista l’insostenibilità di un doppio intervento alla foce del Tevere di progetti con funzioni analoghe e altamente impattanti sul territorio’.

Peraltro è una posizione che non è mai cambiata nel corso del tempo e che di certo non è stata modificata adesso. Anche perché in ballo ci sono progetti irrealizzabili che si scontrano con le leggi e le regole da una parte, e con la vivibilità di un territorio e dei cittadini dall’altra.

Nel derby delle crociere noi diciamo ‘stop’. Si riparta dal mettere al centro la qualità della vita di una città che non potrebbe sostenere all’infinito la presenza di un aeroporto e due porti.
Abbiamo sbloccato noi i lavori per il porto commerciale, per sistemare la situazione della pesca locale e per dare altre opportunità legate ai lavori del mare, non per navi ro-ro e per un turismo insostenibile.
Così come abbiamo stimolato Adr a investire all’interno del suo sedime. Negli anni in cui eravamo alla guida della città, e non prima, il turismo è cresciuto esponenzialmente. Con la sinergia e il lavoro di tutti.

Per questo, chiediamo una revisione complessiva della progettualità portuale, indipendentemente dai singoli porti coinvolti. Dopo oltre vent’anni dalle prime decisioni, è fondamentale rivedere le strategie, anche alla luce dei cambiamenti che hanno interessato il territorio e l’impatto crescente dell’aeroporto. È inoltre essenziale studiare le conseguenze che queste infrastrutture avranno sulla città. Anche perché non sembra che Civitavecchia pulluli di grandi strutture ricettive e di turismo.

Noi non siamo una caserma. Ci sono posizioni differenti, ma quando eravamo alla guida della città abbiamo dimostrato di saper portare avanti i progetti giusti.
Come speriamo che ci siano dalle altre parti, perché avere posizioni così univoche e dogmatiche fa paura e lascia pensare. Per noi la questione è questa, ripensare la portualità sul nostro territorio. Magari anche pensando allo sviluppo di una nautica per il trasporto verso le isole, oltre che alla cantieristica navale.
È importante lo sviluppo della nostra città sostenibile, senza navi da crociera e ro-ro che non potrebbero essere ospitate per la conformazione geografica del nostro territorio”.