“L’Amministrazione comunale non può che prendere atto della conclusione, da parte della sezione fallimentare del Tribunale civile di Roma della procedura concorsuale della società in liquidazione IP vinta dalla società Royal Caribbean”. Lo dichiara il sindaco Esterino Montino.
“Dopo che 12 anni fa la precedente Amministrazione comunale di Fiumicino, la Regione e lo Stato avevano approvato la costruzione del porto turistico per 1500 barche e per una cubatura complessiva di 130 mila metri cubi di cui 24 mila a scopo abitativo – spiega Montino – sono iniziati i lavori di sbancamento e di costruzione di poco meno di un km di molo guardiano. Lavori che dopo alcuni anni si sono completamente bloccati determinando una situazione di degrado e pericolo costante aggravata dall’incuria e dal sostanziale abbandono del cantiere che ancora, purtroppo, persiste”.
“Ci sono volute varie diffide da parte di questa Amministrazione comunale per garantire un minimo di messa a norma dell’area – ricorda Montino – costringendoci a intervenire diverse volte in sostituzione del concessionario. E altrettante diffide sono state necessarie per assicurarci che le continue mareggiate non creassero danni irreversibili a uno dei simboli della città: il vecchio faro”.
“Nonostante tutto – sottolinea ancora Montino – lo stato di abbandono continua tuttora a imperversare anche con occupazioni abusive e utilizzi assolutamente impropri di manufatti come il vecchio ristorante “La scogliera” e di altri nell’area circostante utilizzati come alloggi di fortuna: una situazione di degrado e di totale mancanza di sicurezza che riguarda tutto il fronte di via del Faro”.
“Con la nuova assegnazione da parte del Tribunale, inizia una nuova fase per tutte le amministrazioni pubbliche e per la città legata non tanto alla solidità di un’azienda internazionale della valenza di Royal, quanto alla prospettiva che si apre per il nostro comune in termini di salvaguardia ambientale del nostro territorio, di accessibilità e integrazione tra la nuova infrastruttura, quelle più importanti già esistenti e il resto della città, di ricaduta in termini sociali ed economici, di occasioni di lavoro e di sviluppo produttivo.
Una ricaduta che deve evolversi evitando non solo un impatto troppo gravoso sulla città stessa, ma anche scongiurando l’immissione di un corpo assolutamente distaccato ed estraneo alla vita economica e sociale della città”.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino