È stata consegnata il 10 luglio scorso alla impresa Doronzo Infrastrutture Srl, che si è aggiudicata la relativa gara di appalto per un importo di circa 36 milioni di euro, l’area di cantiere per il primo lotto di opere del nuovo porto commerciale di Fiumicino di via della Foce Micina. Con i lavori, che da contratto dovranno essere terminati entro fine febbraio del 2026, sarà realizzata una darsena servizi e per la flotta pescherecci, mentre la parte a terra ospiterà, in un’area di oltre 3 ettari, le strutture del polo della pesca e i cantieri nautici che saranno delocalizzati.
I primi interventi saranno relativi alla bonifica di eventuali ordigni bellici e al campo prova sulla scogliera per verificare la tenuta del fondale.
“È il primo passo di un’opera storica per la città e per la portualità italiana, visto che dopo decenni si avvia nel nostro Paese la costruzione di un porto ex novo. A fine estate, conclusi gli interventi propedeutici, avverrà la posa della prima pietra”, dichiara il presidente dell’AdSP Pino Musolino.
Un iter infinito quello della gara per l’aggiudicazione, il primo stop è arrivato il 15 aprile del 2022 quando il Tar Lazio, a seguito del ricorso dell’Ance e di altre sei imprese, con decreto presidenziale sospendeva la procedura per l’affidamento indetta il 23 marzo da Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale. Un problema nato per la “la congruità dei prezzi”, lievitati in quei mesi. L’8 novembre il Tar rigettava il ricorso, un anno intero buttato al vento.
Nel primo stralcio è prevista la darsena pescherecci e la realizzazione delle strutture che ospiteranno la cantieristica navale che verrà così spostata dall’attuale darsena alla fine di viale Traiano. “La darsena pescherecci è importante per i nostri pescatori – commenta l’assessore alle Attività produttive Raffaello Biselli – È prioritario dare maggiore sicurezza a chi lavora con il mare garantendo un approdo sicuro al rientro dalla battuta di pesca con una flotta organizzata in un luogo adeguato. L’economia del mare è una risorsa eccezionale per Fiumicino, garantisce la filiera corta, il commercio locale e offrirà nuove opportunità di lavoro specializzato. La nuova darsena libererà il Porto Canale, che avrà un’altra fruibilità: sarà più sicuro e potrà garantire una maggiore vivibilità degli spazi limitrofi. Anche il centro storico presenterà un nuovo profilo: dal Borgo Valadier all’attuale darsena sarà un’unica passeggiata”.