“Ciò che è accaduto sul ponte della Scafa è intollerabile, e chiediamo formalmente di aprire un’indagine tecnica per capire quali siano e di chi siano le responsabilità. Una mancata tragedia non deve farci fare solo un sospiro di sollievo, ma darci la spinta per non rischiare più. Da quanto emerge, con la sola pressione del vento si è spaccato completamente il basamento della recinzione di sicurezza sul Ponte. Ciò vuol dire che se un anziano si fosse appoggiato con il peso del corpo alla recinzione, durante il camminamento, avrebbe rischiato di precipitare e morire nel fiume.
Così come se un motociclista o un’automobile, a causa di un incidente, si fosse “appoggiata” al parapetto. Da quanto si evince dalle foto, i lavori mancano dei requisiti minimi di sicurezza; risulta evidente il mancato ancoramento della struttura di contenimento viario all’impalcato del ponte. Non solo, ma adesso riteniamo che il rimedio sia peggiore del danno. La struttura di Ponte della Scafa era stata alleggerita d’urgenza perché a rischio crollo, ed ora, per tamponare la situazione, sono stati posizionati pesanti new jersey in cemento, che ripropongono il problema del peso sulla struttura.
Avevamo chiesto le dimissioni del Presidente dell’Astral, che Zingaretti continua a proteggere, per i ritardi abissali nella manutenzione del ponte; oggi, alla luce della sciatteria con la quale sono stati fatti i lavori di alleggerimento, ribadiamo la nostra richiesta: il presidente dell’Astral va dimissionato, e il Comune di Fiumicino deve costituirsi parte civile per tutti i danni che i propri cittadini stanno subendo ormai da troppo tempo. Al di là delle convenienze di schieramento politico. In questi casi serve la Procura della Repubblica…”
Sen. William De Vecchis, Mauro Gonnelli, e i consiglieri comunali Stefano Costa, Vincenzo D’Intino