Sindacati di polizia locale in rivolta per il mancanto pagamento degli straordinari relativi alle elezioni amministrative 2013. Con una lettera ufficiale, i sindacati CGIL FP CISL FP, UIL FPL, Di.CCAP e RSU segnalano il mancato pagamento degli straordinari, effettuati dal Personale della Polizia Locale, in occasione delle elezioni amministrative dello scorso anno. “Nonostante le numerose rassicurazioni date da vari interlocutori, ossia, che nel corrente mese di gennaio sarebbero state liquidate le competenze arretrate ciò non è accaduto – si legge nella nota – Considerato il lungo tempo trascorso dalla prestazione lavorativa effettuata (maggio 2013) i sindacati diffidano l’Ente ad effettuare immediatamente il pagamento delle competenze maturate dal Personale della Polizia Locale, si chiede, inoltre, la convocazione, entro sette (7) giorni dal ricevimento della presente, del Tavolo negoziale per definire i tempi e le modalità della liquidazione stessa e, inoltre, di discutere dell’andamento del progetto già svolto, sempre dai lavoratori della Polizia Locale, e ancora mai pagato”.
Sull’argomento è intervenuta l’opposizione. “Quando tutte le sigle sindacali di un corpo come la polizia locale, alcune delle quali nemmeno troppo distanti da questa amministrazione, arrivano a diffidare un ente, in questo caso il Comune di Fiumicino, significa che c’è stato un cortocircuito – fanno notare i consiglieri comunali di opposizione Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Raffaello Biselli, Giuseppe Picciano, Giovanna Onorati, Federica Poggio, Roberto Merlini e Claudio Paolini – Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Di.Ccap e Rsu oggi mettono a nudo tutte le inefficienze di un’amministrazione che dopo aver chiuso le porte in faccia ai propri cittadini, dimostra di non aver alcun interesse nemmeno per i propri dipendenti. Chiedere un tavolo negoziale, come hanno fatto le sigle sindacali della polizia locale, significa che da parte del sindaco Montino e della sua giunta non c’è stata alcuna volontà di ascoltare e risolvere il problema. Siamo di fronte a una rottura definitiva con la città. Il concetto di ‘noi siamo gli amministratori e voi gli amministrati’ non può passare. Avevano promesso trasparenza, e di questa trasparenza non c’è traccia. Avevano promesso una partecipazione alle scelte amministrative ma a parte qualche assemblea sul bilancio partecipato, anche qui non c’è traccia. Avevano promesso di diminuire la Tarsu per favorire le piccole e medie strutture produttive, e ci ritroviamo con una tassa aumentata del 42 per cento. Avevano promesso sicurezza e oggi la città è in balìa della criminalità, torturata da rapine a mano armata, furti nelle ville e aggressioni. Avevano promesso di potenziare la polizia locale e oggi ci ritroviamo con un intero corpo che mette in mora l’amministrazione comunale. Di questo passo toccherà aggrapparci alla Provvidenza affinché questa amministrazione non batta tutti i record di negatività”.