Sono in corso le indagini della Polaria di Fiumicino per verificare se vi siano legami tra il ritrovamento di una pistola e di alcuni proiettili già esplosi nel bagaglio di una hostess in partenza dall’aeroporto Leonardo da Vinci e gli ultimi agguati nella Capitale. Sabato infatti a Roma nel giro di poche ore quattro persone sono state ferite in distinti episodi a colpi di arma da fuoco. La donna, statunitense, è arrivata a Roma venerdì sera e domenica, intorno alle 11, è stata sorpresa dalla sicurezza dell’aeroporto durante i controlli prima dell’imbarco con l’arma nel bagaglio, una Sig Sauer calibro 40 e alcuni proiettili, di cui cinque già esplosi. La polizia aveva notato che la donna stava sistemando qualcosa dentro la sua valigia, poi al controllo è suonato l’allarme. Durante la perquisizione nella borsa è stata trovata l’arma smontata e i proiettili, che la donna aveva cercato di occultare tra i vestiti. Gli inquirenti non hanno capito per quali motivi la donna avesse i proiettili esplosi, dato che lei non ha saputo giustificare la circostanza. La hostess ha detto di avere un regolare permesso per detenere l’arma negli Usa e di averla messa in borsa accidentalmente. Negli Usa poi, sempre secondo quanto raccontato dalla donna, in aeroporto verrebbero eseguiti solo dei controlli a campione: per questo l’arma sarebbe arrivata in Italia senza problemi. Intanto la donna è stata arrestata per possesso abusivo di arma ed è stata trasferita nel carcere di Civitavecchia a disposizione della procura.
2013-06-25