Il liceo di Maccarese tra le 100 scuole che in occasione del giorno della Memoria hanno installato una targa simile alla Stopelstein davanti agli occhi di tutti
di Alessandra Benadusi
Che cosa rappresenta una pietra d’inciampo? E’ un ostacolo al percorso rassicurante, segna una forzata pausa nel cammino di tutti i giorni, obbliga a un involontario e improvviso arresto dell’attività consueta. In questa interruzione, scaturisce la possibilità di guardare con uno sguardo diverso un luogo e una situazione, ricordarne la storia, ascoltarne gli echi di voci ormai dimenticate. Il progetto “Pietre d’inciampo” fu ideato anni fa dallo scultore tedesco Gunter Demnig: le Stolpelsteine sono piccoli blocchi di cemento, simili ai nostri sampietrini. A partire dal 1992 le pietre, completate da una targa d’ottone, cominciarono a essere collocate davanti alle abitazioni di vittime della persecuzione nazista: ebrei ma anche omosessuali, sinti, rom, testimoni di Geova, oppositori del regime e partigiani. Attualmente le “Stopelsteine”, collocate in 22 paesi d’Europa, sono oltre 56mila e si possono considerare il più grande memoriale diffuso dell’epoca contemporanea. Tuttavia, proprio in quanto “inciampo” delle nostre rassicuranti certezze, la loro istallazione talvolta ha anche suscitato ostilità e polemiche come in Germania, dove alcuni proprietari degli immobili non gradivano avere questo ricordo permanente davanti alla loro abitazione. A Roma ci sono stati alcuni casi di danneggiamento e lo scorso anno ne furono addirittura rubati venti esemplari a via Madonna dei Monti, ricollocate nuovamente in questo gennaio.
In occasione della Giornata della Memoria di quest’anno, il Miur ha deciso di promuovere un’importante iniziativa che, riprendendo con una citazione visiva il Progetto delle Pietre d’Inciampo, ha coinvolto 100 scuole su tutto il territorio nazionale, alla quali è stata consegnata una piccola targa, simile per dimensione e aspetto alle Stopelstein, con l’invito a collocarla in un punto espressivo dell’istituto.
Il “Leonardo da Vinci” di Maccarese, è stata una delle scuole selezionate e durante la Giornata della Memoria la targa è stata posizionata, con una cerimonia sobria ma alla presenza di numerosi studenti, proprio al centro dell’Aula Magna “Peppino Impastato”: un luogo centrale nella vita dell’Istituto, dove frequentemente si svolgono incontri e approfondimenti significativi sul tema della Memoria.
E, infatti, proprio due giorni dopo, in questo stesso ambiente, è intervenuto l’onorevole Walter Veltroni che ha presentato il suo cortometraggio “Tutto davanti a questi occhi. La storia di Sami Modiani”, l’intenso reportage di una lunga conversazione con il testimone che racconta con straziante pacatezza l’orrore della sua deportazione ad Auschwitz, vissuta quando era poco più di un bambino. Il corto si conclude con una intensa carrellata di giovani volti: viaggiatori della Memoria di tutti i continenti, in visita ad Auschwitz, colti negli sguardi di incredulità, orrore, riprovazione di ciò che si era palesato davanti ai loro occhi. Da adesso, pietre d’inciampo viventi contro la nostra smemoratezza.