“Sul fermo pesca sono state accolte le proposte dei pescatori di Fiumicino e delle altre marinerie del Lazio”. È quanto fanno sapere congiuntamente Erica Antonelli, assessora alle Attività produttive del Comune di Fiumicino, e Gennaro del Prete, rappresentante del comparto della grande pesca, in seguito alla pubblicazione del decreto ministeriale.
Oggetto del decreto sono le “Disposizioni in materia di interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca esercitate mediante l’utilizzo di attrezzi trainati ‘reti a strascico a divergenti (OTB)’, ‘reti gemelle a divergenti (OTT)’ e/o “sfogliare – rapidi (TBB)’ – Annualità 2021”.
“Come categorie della pesca – spiega Del Prete – avevamo avanzato la proposta di anticipare il periodo di fermo dell’areale Gaeta-Civitavecchia. Il fatto che il Ministero abbia accolto la richiesta è un fatto importantissimo per il nostro settore, perché consentirà l’effettiva riproduzione di molte specie ittiche, rispettandone i tempi, come ad esempio le triglie, le seppie, i merluzzi, il gambero rosa, le mazzancolle. Un fermo biologico vero e proprio”.
Quest’anno, quindi, per la prima volta e solo nel Lazio, il fermo per la pesca a strascico andrò da metà giugno a metà luglio, precisamente dal 12 giugno all’ 11 luglio.
“È importante – commenta l’assessora Antonelli – che i suggerimenti del comparto della pesca siano stati presi in considerazione e accolti. I pescatori conoscono il mare e le sue stagioni e sono i primi ad avere un interesse diretto nella conservazione dello stock ittico e della sua biodiversità.
Inoltre, per consentire una programmazione che tenga effettivamente conto della reale situazione dei nostri mari e delle sue risorse, è fondamentale investire su studi aggiornati e approfonditi, basi indispensabili per una gestione equilibrata del settore”.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino