“Sembrava che finalmente dopo un anno e mezzo di polemiche, studi idraulici, blocco delle procedure autorizzative regionali, il famigerato decreto 42 dell’autorità del bacino Tevere potesse essere ritirato e invece. Decreto che pone un vincolo tombale di inedificabilità assoluta su tutto il territorio di Fiumicino. Come Comitato e in quanto Cittadini residenti di Isola Sacra e Fiumicino, chiediamo comunque alle Amministrazioni di eseguire tutte quelle procedure ed opere necessarie alla messa in sicurezza del Territorio rispetto al rischio idraulico proveniente dalle alluvioni come dimostrato dagli studi e dai fatti accaduti negli anni precedenti. Un decreto analogo, ma del tutto efficace ed operativo, è stato promulgato a giugno del 2015: il decreto 32. Decreto segretariale che riguarda i reticoli secondari ed i relativi rischi idraulici sul territorio di Roma. Decreto che a differenza del 42 mostra un dettaglio e approfondimento maggiore. La cosa curiosa che tra le varie mappe ce n’è una che risalta subito agli occhi per via delle cronache attuali: la tavola PB 78 in cui ricade anche la zona di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Da tale tavola si ricava che la zona in questione ricade in fascia R3/B ossia con un vincolo molto stringente rispetto alle possibilità edificatorie. Di certo impedisce una qualunque variante urbanistica come invece necessita la costruzione del nuovo stadio. Allora ci chiediamo, visto che nessuno ne parla, ma anzi sembra ormai in dirittura d’arrivo l’approvazione del nuovo stadio, ci chiediamo se siano cambiate le regole che applicano l’autorità di bacino del fiume Tevere e la regione Lazio? Perché nel nostro territorio sono circa un anno e mezzo che qualunque procedura di autorizzazione di pianificazione urbanistica (conforme al PRG) viene bloccata, qualunque edificazione diretta deve subire le forche caudine della preventiva autorizzazione regionale!! Visto che sono partiti i lavori dell’argine anti esondazione e considerato che la deperimetrazione non serve solo per nuove edificazioni, ma bensì è di vitale importanza per il Piano Casa per le autorizzazioni ai Lavori Pubblici, per le concessioni in sanatoria, per l’agibilità delle abitazioni , locali commerciali e artigianali già costruiti, per le ristrutturazioni chiediamo al Segretario di AB Tevere di completare le procedure per la deperimetrazione di Isola Sacra. Sembra invece che nel caso dello stadio tutto ciò non sia necessario. Sarà il solito favoritismo per i grandi interessi? Non siamo così maliziosi e non vogliamo crederci. Oppure hanno cambiato le regole ed a noi non ci è stato detto? Chiediamo lumi alla Regione Lazio ed al segretario dell’AB Tevere perché se realmente sono cambiate le norme tecniche del PAI lo comunicassero anche a noi che sono anni ed anni che in zona R3 ed R4 stiamo aspettando per poter edificare una casa per i nostri figli. Se si può edificare uno stadio di 50.000 persone in zona idraulica a rischio si potrà sicuramente realizzare qualche casetta anche all’isola sacra!! Assessore alla Difesa del Suolo della Regione Lazio e Segretario dell’ Autorità di Bacino del Fiume Tevere potete darci una risposta?”.
Fabrizio Pagliuca (presidente del Comitato Spontaneo Isola Sacra