Centinaia di peruviani accampati sulla spiaggia libera di Passoscuro il 14 e 15 agosto. Anche quest’anno si sono presentati in massa a quella che per loro è diventato un vero e proprio raduno generale. Almeno trecento persone arrivate con auto e furgoni lasciati il più possibile vicino alla riva che poi montano tende sulla duna della Riserva Statale Litorale Romano, tra l’Opera Don Guanella e il Brasilia di Passoscuro. Festeggiano tra canti e balli il loro Ferragosto.
Un centinaio di tende per quasi trecento persone che portano di tutto da casa, persino i frigoriferi attaccati a generatori. “Portano via i loro rifiuti, non li lasciano sulla riva – spiega un residente – il problema sono i bagni che non ci sono, vanno a fare i loro bisogni dietro alla duna e questo è già un bel problema”. Oltre al fatto che si trovano in un’area tutelata della Riserva dove è severamente vietato persino sostare figuriamo mettere tende, picchetti e arrostire salsicce e braciole.
Quest’anno, però, sono arrivati una dozzina di agenti delle forze dell’ordine, Polizia di Stato di Fiumicino, Polizia Locale, Guardia Costiera e Carabinieri, un servizio coordinato con il sindaco Mario Baccini che aveva richiesto la prevenzione. Gli agenti si sono trovati davanti un esercito di persone, il 14 sera il presidio li ha controllati fino a tarda notte per limitare il più possibile i danni, i falò, il pericolo incendi, i danneggiamenti. Tutte le loro auto sono state controllate, registrate le targhe e multati i veicoli lasciati in divieto di sosta.
“Ringraziamo le forze dell’ordine che per la prima volta hanno cercato di contenere questo assurdo fenomeno – spiega Massimiliano Catini, consigliere comunale con delega al demanio marittimo – l’anno prossimo cercheremo di impedire questo assalto ma certo c’è bisogno di avere strumenti migliori e pene più severe per chi commette questi reati ambientali. Perché se abbiamo la Riserva poi deve esserci anche la possibilità di difendere adeguatamente le aree protette con sanzioni corrispondenti”.
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