“Presentiamo oggi otto nuovi prodotti, piatti ed eventi che potranno fregiarsi a pieno titolo del marchio De.C.O. del nostro Comune”. È quanto dice l’assessora alle Attività Produttive Erica Antonelli.
“Dopo l’inserimento della Tellina di Passoscuro e del Cannolicchio, qualche anno fa – spiega Antonelli –abbiamo riattivato la commissione De.C.O. composta da ristoratori, esperti di tipicità del territorio, rappresentanti del mondo del commercio, che ha esaminato le richieste presentate approvando l’iscrizione di altre otto tipicità del territorio.
Ogni prodotto è legato ad un disciplinare e i piatti accompagnati da ricette codificate che chiunque voglia fregiarsi del marchio De.C.O è tenuto a rispettare rigorosamente (clicca qui). Un lavoro che abbiamo fatto in collaborazione con l’associazione di ristoratori “Periferia Iodata” guidata dallo chef stellato Gianfranco Pascucci e con la quale abbiamo già avviato un lavoro di collaborazione per promuovere e valorizzare il meglio che questo territorio offre. Una promozione che passa dalla consapevolezza che unire le eccellenze della ristorazione e quelle dei produttori è la via maestra per essere noi stessi i migliori sponsor della nostra città.
Da oggi, dunque, potranno fregiarsi del marchio De.C.O il risotto alla pescatora, la Minestra broccoli e arzilla, gli spaghetti con le telline, la pizza alla marinara con alici fresche, la birra agricola, il Pinolo di Fregene, la Caciotta Palidoro e la Sagra della Tellina. Per ognuno di questi prodotti, ricette o eventi, è stata presentata una richiesta documentata. Per la Sagra della tellina, la richiesta è arrivata dalla Pro Loco di Passoscuro, per la birra agricola dal birrificio Podere 676 di Testa di Lepre, per la caciotta Palidoro dall’azienda Salvucci di Palidoro, appunto, per il pinolo di Fregene da Pinus Pinea. I piatti, invece, sono stati inseriti grazie alle ricette preparate da Periferia Iodata, rispettando le tipicità della nostra tradizione e dei nostri prodotti locali. La ricetta della pizza, ad esempio, è quella già pluripremiata di Sancho”.
“Questo – sottolinea il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – è un altro segnale importante della ripartenza per settori che hanno subito un durissimo colpo dalla pandemia che ci ha costretti a fermare molti comparti per lungo tempo.
In questi mesi, insieme all’assessora Antonelli, abbiamo iniziato un ‘agritour’, un viaggio alla scoperta delle aziende agricole del territorio scoprendo tipicità ed eccellenze che devono essere promosse e valorizzate. Abbiamo un brand noto in tutto il mondo: dobbiamo lavorare perché Fiumicino non sia più solo ‘l’aeroporto di Roma’, ma un posto dove chiunque passi sia invogliato a fermarsi, scoprire le nostre bellezze naturalistiche, archeologiche e, ovviamene, anche enogastronomiche.
L’amministrazione lavora da tempo in questa direzione: lo abbiamo fatto con le due guide realizzate insieme a Repubblica in questi anni, lo facciamo anche con il marchio De.C.O e gli eventi organizzati in questi anni dall’assessorato alle Attività Produttive che mettono al centro il meglio che questa città offre, dalla terra, dal mare e dalla incredibile passione dei nostri migliori chef”.
“Tutti i ristoratori che lo richiederanno – conclude Antonelli – potranno fregiarsi del marchio De.C.O proponendo ai loro clienti, ad esempio, il risotto alla pescatora. Dovranno attenersi alla ricetta inserita nel disciplinare. La Commissione si attiverà per assicurarsi che il marchio non venga utilizzato in modo inappropriato, ma che ne vengano rispettate le regole. De.C.O è un marchio sinonimo di cura, di tipicità, di territorio, di tradizione: deve essere un motivo di vanto per chi lo usa e attrazione e garanzia per coloro che vengono nei nostri locali a degustare questi piatti”.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino