Dopo tre anni di governo il Sindaco se ne esce candidamente comunicando ai cittadini che è ormai urgente realizzare il nuovo impalcato dell’attuale Ponte 2 Giugno; che l’impresa è pronta e che la responsabilità è dei genio civile regionale. Allora: Perché il Sindaco non dice ai cittadini a che punto è il progetto del sottopasso sbandierato in campagna elettorale spendendo soldi per le indagini preliminari subito dopo la sua elezione di cui non si ha più notizia?;Perché, anziché accusare il genio civile regionale non fa autocritica per non aver rispettato le norme in materia di appalti pubblici le quali prevedono che prima dell’indizione della gara di appalto le amministrazioni devono acquisire tutti i pareri e/o le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera? Quanto ci costerà in più il fermo lavori cui è o sarà costretta l’impresa a causa di un’inadempienza dell’Amministrazione?; Perché, dopo essersi reso conto che realizzare il sottopasso è un’utopia ove si considerino le molteplici difficoltà realizzative, gestionali e finanziarie, non si è mai pronunciato sulla possibilità di costruire un nuovo ponte per il quale esiste un progetto approvato – con tutti i pareri e autorizzazioni – relativo ad una struttura di oltre 20 metri di larghezza, con due corsie per ogni senso di marcia, marciapiedi e pista ciclabile?; Ed infine, quali iniziative ha intrapreso per sollecitare il Comune di Roma, la Regione e la Soprintendenza Archeologica a definire il progetto per il nuovo ponte della scafa che ogni giorno intrappola migliaia di automobilisti?
Evidentemente, sapendo di aver affrontato nel modo peggiore un problema che assilla tutti i nostri concittadini, in piena difficoltà per l’incapacità di trovare una soluzione definitiva, si trincera, magnificandolo, dietro il progetto del nuovo impalcato consapevole che sarà soltanto un palliativo in quanto il piccolo allargamento migliorerà sicuramente l’attuale situazione ma non sarà certo risolutivo del problema.
Giovanna Onorati Consigliere Comunale