Apprendiamo dai media: Messaggero, la Repubblica, TG nazionali, siti online che sarebbe imminente (prima della fine dell’attuale legislatura, quindi entro questo settembre) l’approvazione da parte di ENAC di un nuovo Piano Nazionale Aeroporti (PNA). Le sommarie informazioni riportate non ci consentono di comprendere, almeno riguardo al futuro di Fiumicino, quali siano le modifiche e le novità, se ce ne sono, rispetto all’ultimo PNA del 2014.
Vengono citati Ciampino (non ne viene però chiesta la chiusura), Frosinone (da trasformare da militare a civile, senza specificare né tempi né investimenti necessari) e addirittura l’aeroporto dell’Urbe! Ma di Fiumicino e del suo sviluppo, nulla! A Solo una vaga definizione: “hub istituzionale” termine mai usato prima che, dobbiamo ammettere, non siamo in grado di decifrare.
Il presidente Di Palma, nella sua intervista a Repubblica, poteva almeno accennare alla irrealizzabilità e inutilità di ulteriori infrastrutture aeroportuali a FCO, leggi 4° pista, specie dopo la sentenza del TAR del 12-3-21. Ha invece sentito il bisogno di segnalare “le gravi criticità” dell’aeroporto di Ciampino e ha contemporaneamente ipotizzato Frosinone come possibile soluzione. Non ha parlato di Fiumicino perché lo ritiene irrilevante? O perché pensa di non dar seguito all’ultimo MasterPlan, proposto da ADR, che prevede una nuova pista, la 4°, insieme ad altre infrastrutture aeroportuali?
Anche per rispondere a queste domande, FuoriPISTA aveva chiesto, ad inizio anno, con una lettera inviata al Presidente dell’ENAC, dottor Pierluigi Di Palma, e per opportuna conoscenza al Ministro del MIT, dottor Enrico Giovannini, di essere ricevuti, in quanto portatori legittimi di interessi, per partecipare alla procedura di definizione del nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, anche sulla base delle proposte da noi formulate durante gli incontri avuti con ENAC negli anni scorsi.
Purtroppo, non abbiamo avuto alcun riscontro e cogliamo l’occasione di questo improvviso cicaleccio di fine estate per ribadire, in un paese dalla memoria corta, la nostra posizione sull’eventuale sviluppo di Fiumicino, riassumibile nei seguenti punti:
1. Il nuovo Piano degli Aeroporti, in particolare per Fiumicino, deve essere basato su previsioni di traffico realistiche, specie quelle sui movimenti, elaborate da un soggetto terzo, diverso da quelli responsabili delle precedenti e peraltro errate previsioni. Riteniamo perciò che AdR non possa essere, come in passato, la fonte principale, se non l’unica, dei dati previsionali, in quanto portatore di un palese conflitto di interessi oltre che per aver già fornito previsioni rivelatesi, alla luce dei fatti, sbagliate.
2. L’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino – ove necessario – non può avvenire fuori del sedime attuale, sia per effetto della bocciatura della Valutazione di Impatto Ambientale del Masterplan 2030 da parte del ministero dell’Ambiente (DM 179 del 21-8- 20), ma soprattutto per effetto della sentenza del TAR del Lazio n. 3051 del 12-3-21. Tale sentenza, rende di fatto impossibile la realizzazione di qualsivoglia infrastruttura che dovesse invadere i terreni vincolati della Riserva, inclusa una quarta pista (peraltro anch’essa già contenuta nel suddetto MP 2030e quindi anche già “bocciata”).
3. Ultimo, ma non per importanza, riteniamo che, come peraltro previsto nei Piani precedenti, il nuovo PNA debba prevedere e indicare un aeroporto di supporto a Fiumicino, sul quale trasferire il traffico delle low cost, così come fortemente sostenuto in varie sedi dalla stessa Regione Lazio. Il nostro giudizio sul PNA in uscita inevitabilmente dipenderà da quanto i suddetti punti verranno da questo recepiti”.
Comitato FuoriPista