“Apprendiamo dai social e dalla stampa della presentazione alternativa della nuova giunta Montino. Il sindaco ha deciso di presentare il suo team di governo in modo non convenzionale: saltando ogni protocollo e istituzionalità; ha deciso di premiare i suoi nuovi dirigenti presentandoli non in Aula, sede naturale e istituzionale, ma davanti a un rudere in disuso. Al netto della scortesia istituzionale di escludere il Consiglio e i suoi rappresentanti dalle decisioni e dalle presentazioni di rito, forse il sindaco ha pensato di valorizzare i suoi in un luogo adatto. Il fatto che non voglia sostenere un confronto con i rappresentanti eletti in aula ci spinge a riflettere sul valore di un messaggio: spostare la discussione su un terreno diverso: forse partitico, concettuale, sicuramente di dubbio valore istituzionale; ma se questo fosse necessario a confrontarsi per proporre ai cittadini di Fiumicino delle soluzioni politiche come centrodestra siamo anche disposti a scendere a questo livello per il bene dei cittadini. Allora abbiamo deciso di registrare un messaggio per i cittadini e il sindaco nello stesso posto: il centrodestra e le liste civiche denunciano la politica del “se, del forse e del faremo” di questa giunta perchè l’unica cosa che emerge dopo 7 anni di amministrazione Montino è che l’indebitamento del Comune è oltre ogni limite consentito. I debiti fuori bilancio di Fiumicino impegneranno i cittadini a pagare un conto davvero salato nei prossimi anni: un debito che pagheranno le prossime due generazioni. Noi non siamo contro l’amministrazione o il suo modo di comunicare, ma siamo e saremo sempre a favore dei cittadini, per questo, con spirito di responsabilità ci preme ribadire che ovunque il sindaco presenti la sua giunta deve comunque rendere conto di un operato che non soddisfa le necessità della città, anzi aggrava il bilancio che ricade sulle teste di tutti”.
Quest è la dichiarazione di Mario Baccini, capogruppo di centrodestra e delle liste civiche, commentando la presentazione della nuova Giunta avvenuta fuori dalla sede istituzionale, alla quale ha fatto seguito la replica di Stefano Calcaterra, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale:
“Chissà se quando Berlusconi ha scelto Baccini come Ministro si è confrontato con i parlamentari dell’opposizione o se, invece, si è presentato in aula con la squadra completa per avere il voto di fiducia dalla sua maggioranza. La differenza è che il Sindaco è eletto direttamente mentre il Premier no e quindi i sindaci non hanno bisogno del voto di fiducia in aula. Ma entrambi scelgono la propria squadra autonomamente, non certo andando prima in aula a sentire cosa dice l’opposizione. E neanche la maggioranza, a dire il vero. Perché, appunto, la scelta degli assessori è una prerogativa propria del sindaco. Un politico di lungo corso come Baccini lo dovrebbe sapere bene. Apprezzo, per altro, la scelta di presentare la giunta davanti all’ex centrale Enel: un luogo che rappresenta bene lo stato in cui questa amministrazione ha trovato la città e il modo in cui la sta, piano piano, rilanciando e rinnovando. Ci sarebbe piaciuto moltissimo inaugurare almeno un anno fa il cantiere dell’Auditorium del Mare che sorgerà in quel posto. Peccato che quando al governo c’era la Lega, il Bando Periferie sia stato bloccato e, con lui, tutte le opere finanziate. Perché quello che i consiglieri di opposizione non dicono è che l’Auditorium del Mare costerà 11 milioni di cui ben 6 arrivano grazie al Bando Periferie del Governo. Il Comune dovrà aggiungere la restante parte, naturalmente. Ma è così che si fanno le opere, se si vogliono fare. E un’altra cosa che l’opposizione non dice è che un’opera come l’Auditorium non è certo fatta per Isola Sacra. Sarebbe come dire che lo stadio Olimpico serve a Montemario o l’Auditorium Parco della Musica a Flaminio: una visione talmente provinciale da essere imbarazzante. È inutile che il consigliere Baccini ci dia lezioni sulla democrazia ad alta o a bassa intensità: questa è l’amministrazione che ha comprato ad un costo bassissimo quello stabile e ora lo trasformerà da luogo di degrado a luogo di cultura e aggregazione. E lo sviluppo di una città si favorisce anche con la cultura, cosa che loro in 10 anni di amministrazione non hanno mai fatto. Non hanno neanche pensato di recintare l’area e metterla in sicurezza. Noi abbiamo una visione di città. Molto si vede già, ovunque. Ma moltissimo si vedrà nei prossimi anni. A breve porteremo il bilancio in consiglio comunale che noi per primi consideriamo il fulcro della politica cittadina. Ci aspettiamo, da un’opposizione che si dice vicina ai bisogni delle cittadine e dei cittadini, un atteggiamento serio e costruttivo, con proposte concrete per la città e non, come spesso accade, con idee del tutto irrealizzabili, ma ben esposte a favore di telecamera. In un momento così difficile, la città ha priorità precise e ha bisogno di risposte concrete, non certo di polemiche, quelle sì, a bassa intensità politica”.