Offrire esperienze coinvolgenti alla cittadinanza attiva, promuovere la cultura, valorizzare il territorio nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione è l’obiettivo di “Navigare il territorio”. È un progetto della Fondazione Benetton Studi Ricerche che lo promuove con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma (SS-Col) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con la Città di Fiumicino e la Rete scolastica “Progetto Tirreno – Eco-Schools” di Fiumicino. Il progetto è realizzato grazie al sostegno di Aeroporti di Roma. “Navigare il territorio” mira a coinvolgere il territorio, a partire dalla scuola, in un processo di ricostruzione dei legami tra le comunità e il loro patrimonio culturale, dimostrando le potenzialità della collaborazione tra pubblico e privato, tra il mondo delle infrastrutture e quello dell’archeologia. A garantire la tutela attiva saranno i ragazzi delle scuole della Rete “Progetto Tirreno”: con il supporto e la preparazione di personale specializzato e della Soprintendenza saranno loro a promuovere le visite guidate, accompagnando i visitatori, creando laboratori didattici storici e naturalistici, letture animate e percorsi scientifici dedicati ai bambini dai 3 ai 6 anni oltre a una piccola biblioteca. Sarà inoltre allestito uno spazio incontri dedicato agli adulti.
Il Progetto coinvolge dapprima le scuole del Comune di Fiumicino, poi tutta la cittadinanza. Nei fine settimana che vanno dal 25 aprile al 21 giugno, sarà infatti organizzato un programma gratuito di attività nell’area archeologica del Porto di Traiano (il sabato dalle 14 alle 18, la domenica dalle 11 alle 18), che prevede laboratori, attività didattiche e animazione per i ragazzi e le loro famiglie. Contemporaneamente sarà allestito un punto informativo, dedicato ai porti imperiali di Claudio e Traiano, presso il Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci, in un’area aperta al pubblico, non soggetta ai controlli di sicurezza, facilmente raggiungibile sia dalla stazione ferroviaria sia dai parcheggi, tramite appositi collegamenti pedonali. Nei giorni di apertura dell’area archeologica sarà inoltre disponibile una navetta per raggiungere la zona del Porto di Traiano direttamente dall’aeroporto di Fiumicino. Nel frattempo, con l’adesione del “Progetto Tirreno – Eco-Schools”, rete interscolastica costituitasi negli anni ’90, che coinvolge tutti gli istituti scolastici di Fiumicino, gli studenti hanno potuto accedere al sito e, grazie al supporto di personale specializzato, studiare il territorio dei Porti di Claudio e Traiano, fondamentale punto di approdo fin dall’antichità e luogo cruciale per lo sviluppo degli scambi nel Mediterraneo. Con il metodo learning by doing, attraverso specifici corsi di formazione, uscite sul campo e laboratori scolastici, lo studente è stato messo in condizione di apprendere peculiarità storiche e culturali e di diventare a sua volta, durante i giorni di apertura dell’area archeologica, un motore di trasmissione di conoscenze verso i propri coetanei e la cittadinanza. L’area archeologica del Porto di Traiano è formata da due contesti fisicamente vicini ma distinti, che afferiscono a quanto resta dei moli dell’impianto portuale di Claudio, con le strutture connesse e il Museo delle Navi Romane, contigui all’aeroporto Leonardo Da Vinci, e del Porto di Traiano, la cui struttura originaria è ancora ben leggibile. L’area del Porto di Traiano, con i resti archeologici che vanno dal primo scalo risalente ai principati di Claudio e di Nerone fino all’età tardo antica, forma il parco demaniale del Porto Traiano, accessibile dalla via Portuense. L’insieme è oggi gestito dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma (SS-Col) in cui è confluita la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia. La demanializzazione dei 32 ettari del Porto di Traiano ha permesso allo Stato, negli anni ’90 del secolo scorso, di recuperare al patrimonio pubblico, ad esclusione del bacino esagonale rimasto di proprietà privata, la parte principale della maggiore infrastruttura portuale del mondo romano, il più grande hub del Mediterraneo antico, e un importante patrimonio naturalistico, riserva di biodiversità caratterizzata da più di 2300 piante d’alto fusto, fra cui diverse quasi centenarie, che ne fanno un paesaggio delle archeologie di eccezionale valore. Gli interventi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo hanno risanato e attrezzato il sito, realizzando all’interno del Parco più di 5 km di percorsi dotati di pannelli esplicativi per permettere diversi livelli di visita in termini di tempi (breve, medio e lungo, da ca. 1h 30’ a 4-5h) e di tipologia (misto, a prevalenza archeologica o naturalistica). L’apertura al pubblico è prevista attraverso una doppia modalità: due giorni fissi al mese, il primo sabato e l’ultima domenica, e visite guidate su prenotazione effettuate nel corso dell’anno. In questo quadro si colloca “Navigare il territorio”, che vuole essere un progetto sperimentale per la conoscenza e fruizione del territorio e che, come la Rete scolastica “Progetto Tirreno – Eco-Schools” di Fiumicino, ha l’obiettivo di sviluppare e diffondere nei ragazzi il senso di responsabilità verso il buon governo del bene comune, implementando attività ecosostenibili per lo sviluppo del territorio attraverso la sua conoscenza storica, archeologica e naturalistica.
Tutti i materiali dell’iniziativa, comprese le indicazioni su come poter partecipare alle attività gratuite, sono reperibili sul sito www.navigareilterritorio.it