Sposi giovanissimi e altri che hanno i nipoti, fidanzati, adolescenti, bambini. È la Scuola della tenerezza. L’invenzione di don Carlo Rocchetta ora cresce nelle diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia.
Ieri mattina il vescovo Gianrico Ruzza ha dato il via al percorso di formazione a Focene nell’accogliente e amichevole struttura delle Suore Carmelitane missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù (viale di Focene, 434), la congregazione fondata dalla Beata Maria Crocifissa Curcio.
Con il vescovo c’erano i responsabili delle due pastorali famigliari diocesane, don Paolo Ferrari e don Giuseppe Tamborini, oltre ad altri sacerdoti, tra cui il vicario foraneo don Bernardo Acuna Rincon, il delegato episcopale per la formazione di Porto-Santa Rufina, don Domenico Giannandrea, e il vicario per la pastorale di Civitavecchia-Tarquinia, don Federico Boccacci.
Nel brano evangelico del buon samaritano, letto nella preghiera inziale, il vescovo ha indicato la natura della tenerezza di Dio: “la bellezza della presenza del padre della Misericordia nelle gioie e nelle sofferenze di tutti”.
Se è vero che la scuola della tenerezza offre una “palestra dove allenarsi assieme” sull’approfondimento dell’amore coniugale, essa apre anche la coppia all’amore nelle relazioni interpersonali con ogni persona.
Paolo VI, ha aggiunto il vescovo, parlando della lavanda dei piedi, ha notato infatti che l’amore fino alla fine indica l’eccedenza di un amore che è in “veglia costante e senza limiti e ci insegna a scorgere il germe dell’amore di Dio nell’altro”.
Fonte: Diocesi Suburbicaria di Porto-Santa Rufina