Un viaggio attraverso le opere d’arte di Pino Manzella, amico e collaboratore di Peppino Impastato all’epoca della sua morte, nel ricordo del giovane giornalista ucciso dalla mafia nel 1978 a Cinisi, in Sicilia. È il tema della mostra “Il filo rosso della memoria”, ospitata nell’androne del palazzo comunale di Fiumicino e visibile a tutti gratuitamente fino a domenica 25 marzo. Un’esposizione che si rivolge in particolare ai ragazzi e che ripercorre, attraverso quadri, disegni e acquerelli la vita e il significato dell’attività politica di Peppino Impastato, a 40 anni dalla sua morte.
Proprio gli studenti di alcune scuole del territorio erano presenti all’inaugurazione, avvenuta stamattina in Comune, alla presenza del sindaco Esterino Montino, dell’autore Pino Manzella, degli assessori alla Cultura Arcangela Galluzzo e alla Scuola Paolo Calicchio e del delegato alla Scuola Francesco Commodo.
“La presenza di ragazzi a questo tipo di eventi – ha dichiarato il sindaco Montino – è sempre molto significativa. Perché a loro sono rivolte tutte le nostre iniziative culturali che affrontano il tema della memoria, come la mostra su Peppino Impastato, divenuto simbolo della lotta alla mafia e del coraggio di una giovane voce che ha saputo denunciare e combattere l’omertà mafiosa. Continueremo a impegnarci nel proporre manifestazioni di questo genere, perché siamo convinti che ricordare è la prima forma per una buona crescita culturale e per contrastare intolleranza, prevaricazione e criminalità”.
“Desidero ringraziare gli studenti, le insegnanti – ha aggiunto l’assessore Calicchio – e l’assessorato alla Cultura, che insieme a me, fin dall’inizio del mandato, sta cercando di portare avanti un programma di formazione per le nostre giovani generazioni. Prima della mostra su Peppino Impastato c’era stato, ad esempio, l’incontro presso una nostra scuola con Salvatore Borsellino. Si tratta di appuntamenti di cui andiamo fieri e che speriamo emozionino anche i nostri ragazzi”.
“Quale occasione migliore – conclude l’assessore Galluzzo – se non una mostra pittorica sulla figura di Peppino Impastato per celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che ricorre ogni anno il 21 marzo? Per questo abbiamo tenuto molto ad offrire gratuitamente alla cittadinanza e agli studenti la possibilità di conoscere e ricordare una pagina importante della storia del nostro Paese, attraverso la bellezza e la creatività delle opere d’arte di Pino Manzella. Impastato era infatti convinto che la bellezza fosse una forma di lotta contro la mafia”.
2018-03-19