La discarica di Monti dell’Ortaccio, a due passi da Maccarese e Fiumicino, era stata costruita senza autorizzazioni. Lo rivelano i verbali dell’inchiesta della Procura di Roma.
Pubblichiamo l’articolo de Il Messaggero di oggi scritto da Sara Venafra:
“I vigili urbani del XV Gruppo l’avevano scritto già a settembre 2012: la cava costruita per fare una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio era completamente abusiva. Sia per i lavori avviati senza autorizzazione, sia perché quello scavo aveva toccato la falda acquifera sottostante. Ma nonostante quelle denunce e sebbene il XV Municipio avesse sequestrato l’area pochi giorni dopo, l’imprenditore Cerroni è rimasto un interlocutore per le amministrazioni locali fino ai giorni del suo arresto.
Le relazioni La relazione dell’11 settembre 2012 usa parole molto chiare. La E.Giovi, si legge, «ha operato abusivamente e in modo continuativo, in totale assenza di qualsivoglia autorizzazione, attività estrattive, di sbancamento ed escavazione, trasportando all’esterno le terre rimosse, in tutto in notevolissima quantità, tanto da alterare le quote dell’Area Monti dell’Ortaccio, vasta circa 20 ettari e per le quali misurazioni quantitative sono in corso i suddetti rilievi tecnici».
Stesso discorso nell’agosto 2012: «Si conferma che la Giovi ha operato in modo continuativo e reiterato, fino ad agosto 2012, attività di sbancamento e movimenti terre, trasportando all’esterno le terre rimosse, il tutto in notevolissima quantità, tanto da alterare le quote dell’Area Monti dell’Ortaccio, vasta circa 20 ettari, in netta violazione delle norme».
Infine, il 31 ottobre 2012, quando Cerroni aveva presentato la richiesta ex post, la contestazione (poi rintracciata nelle carte di indagine) che tutti quella terra servirà a coprire Malagrotta: «Le citate richieste di autorizzazione non contengono correlazioni con progetti per l’approvvigionamento delle terre utili al capping di Malagrotta». A quel punto le informative sono state consegnate alla Procura di Roma, anche perché l’area era appena stata indicata come possibile futura discarica dal commissario ai Rifiuti Goffredo Sottile. Il presidente del XV Municipio, Gianni Paris, aveva immediatamente commentato: «Mi chiedo che fine hanno fatto i milioni di metri cubi asportati da Monti dell’Ortaccio». L’indagine è passata al XV gruppo dei vigili urbani dopo che, secondo un’informativa del marzo 2012, agenti del XVI Gruppo avrebbero avvisato in anticipo i gestori di Malagrotta dei controlli”.