Gentile Redazione, da fedele lettore della vostra rivista che conosco e apprezzo da quando frequento il territorio comunale, mi rivolgo a voi per raccontarvi quanto mi è successo di recente riguardo la consegna dei mastelli al centro di via Pesce Luna. Premesso che per motivi di lavoro ho spostato da qualche mese la residenza a Isola Sacra, dove con la mia famiglia abbiamo deciso di trasferirci convinti di poter vivere in un contesto più tranquillo, ho da subito potuto constatare la maggiore facilità di relazionarsi con la pubblica amministrazione locale, che si è dimostrata disponibile ed efficiente nel disbrigo delle numerose pratiche che abbiamo dovuto affrontare, compresa l’iscrizione alla Tarsu. Tutto bene, fino al momento però di fare la richiesta per i mastelli di casa. “Mi spiace – mi hanno detto la prima volta che mi sono recato al centro a inizio dicembre – al momento non ne abbiamo disponibili, provi a tornare tra qualche settimana”. Un piccolo inconveniente, mi sono detto, anche se fastidioso vista la necessità immediata di dover smaltire i rifiuti e la nostra volontà di farlo correttamente, evitando di lasciare sacchetti anonimi su strada che potrebbero essere scambiati per rifiuti abbandonati. Attesa qualche settimana, come mi era stato suggerito, a metà di gennaio sono tornato a Pesce Luna nella speranza di poterli finalmente avere, ma la risposta invece è stata sempre la stessa: “ci dispiace ma non è stata autorizzato ancora l’acquisto di nuovi mastelli”. Quello che però mi ha sconcertato è stata la risposta alla mia domanda seguente, ovvero come avrei dovuto comportarmi nell’attesa, “si arrangi come può…”.
Una frase, tengo a precisare, non pronunciata con arroganza o indifferenza, ma accompagnata da un’alzata di spalle quasi come un’ammissione di colpa anche se non voluta. Il problema però rimane, nel nostro caso fortuna vuole che mia moglie, che ancora va e viene da Roma tutti i giorni per lavoro, trovi ancora il modo di lasciarli nei cassonetti Ama (senza infrangere le regole, visto che siamo ancora in regola con il servizio!), ma ovviamente si tratta di una soluzione temporanea e comunque disagevole. A preoccuparmi in prospettiva, però, è stato il racconto fattoci sull’argomento da un titolare di un nuovo negozio nel comune, giustamente furioso con il servizio perché da settembre scorso è ancora in attesa che gli vengano assegnati i mastelli grandi con le ruote destinati alle attività commerciali. Il punto ora è questo: davvero corro il rischio anche io di rimanere ancora per mesi senza mastelli? Capisco che non siete voi in grado di potermi dare una risposta certa, ma confido sull’attenzione che avete sempre dato alla questione per sollecitare le autorità competenti ad affrontare una questione che riguarda sicuramente molte altre famiglie come la nostra. Cordialmente,
Lettera firmata