“Se non state seduti vi metto una spugna nel sedere”. È legato al senso di questa frase minacciosa il caso esploso ieri a Fiumicino dove un gruppo di genitori ha presentato denuncia di maltrattamento dei loro bambini contro le religiose responsabili di una scuola materna. La vicenda, all’attenzione del commissariato di polizia e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, già messa al corrente di tutto, ha avuto come teatro la scuola dell’infanzia “Cristoforo Colombo” di via del Serbatoio. L’istituto, retto dalle Suore Riparatrici del Sacro Cuore, è un’istituzione storica per la città: era presente già nel 1926 quando fu il Comune di Roma ad aver affidato loro la direzione dell’asilo, divenuto poi privato. A raccontare cosa sia successo è suor Teresita, responsabile della materna. “Era finito l’orario scolastico ed i bambini erano quasi tutti tornati a casa – spiega la religiosa – In classe erano rimasti tre-quattro scolaretti di tre anni, molto irrequieti. La sorella che si occupa di fare le pulizie aveva iniziato a mettere a posto ed i ragazzini non si stavano fermi, rischiando di farsi male. Così, per scherzo, ha detto quella frase, ma senza nessuna intenzione offensiva o minacciosa”. Quelle parole, però, non sono piaciute ai genitori informati dai bambini. Così la denuncia è arrivata sul tavolo del dirigente del commissariato, Filiberto Mastrapasqua, che ha avviato un’indagine in stretto collegamento con i magistrati di Civitavecchia.
(di Giulio Mancini – Il Messaggero)