Un altro manufatto incompiuto che sparisce dall’ingresso della Città. Il caso Madonnella è in via di soluzione, il manufatto che si trova alla rotatoria tra via Coni Zugna e via della Scafa, davanti alla Farmacia Comunale. Una vicenda travagliata, simile a quella degli edifici diroccati davanti al Ponte Due Giugno. Tutto comincia nel 2003, una iniziativa nata in salita e che poi diventa anno dopo anno sempre più ingarbugliata, con ricorsi e contro ricorsi al Tar al Consiglio di Stato i cui tempi possono diventare biblici. E che ha trovato una quadra, in altre parole Amministrazione Pubblica e parte privata hanno entrambe rinunciato alle pretese iniziali abbandonando le procedure legali e trovando invece con il dialogo una posizione congiunta: “I ricorsi hanno sempre tempi lunghi e esiti incerti – spiegano al Comune – in questo modo abbiamo ottenuto invece l’imminente demolizione del fabbricato, un dimensionamento di cubatura pari a quello stabilito inizialmente e la possibilità di avere spazi pubblici per realizzare in quel punto uno slargo per migliorare la viabilità”.
Una riorganizzazione complessiva della zona e soprattutto la demolizione del rudere con un nuovo decoroso ingresso a Fiumicino.