Quattro mucche sbranate, quattordici fuggite a chilometri di distanza, le altre terrorizzate e ammassate sulla gola di un fosso. È questo il bilancio di un assalto di un branco, con ogni probabilità lupi, che nella notte tra il 27 e il 28 novembre ha gettato nel terrore l’allevamento di Tragliata della famiglia Scorsolini. La mandria, un centinaio di manze da latte, ciascuna dal peso di 4 quintali per un metro e mezzo di altezza, si trovava al pascolo in una rimessa al 6° chilometro di via del Casale di S. Angelo, strada del comune di Fiumicino che dalla via Aurelia, dopo Torrimpietra, attraversa la campagna fino alla Braccianese. Il branco ha attaccato a testa bassa e doveva essere piuttosto numeroso per avere la meglio su animali di quelle dimensioni.
“Ho trovato un disastro indescrivibile – spiega Paolo Scorsolini, 80 anni, fondatore di una delle aziende zootecniche più grandi del Lazio – animali morti, altri semi divorati e agonizzanti, altri feriti. Mi sono messo a piangere, non avevo mai visto nulla di simile. Posso dire con certezza che sono lupi, sono stati avvistati anche da altri allevatori in questa zona”. Pochi giorni prima, il 16 novembre, sempre in via del Casale di S. Angelo a solo un chilometro di distanza dalle manze, un’auto ha investito un animale che sembrava un lupo. Il corpo (nella foto sopra) è stato portato dal servizio di veterinaria della Asl Rmd all’Istituto sperimentale del Lazio per “l’identificazione della specie”. L’esame non è ancora completo, il campione è stato inviato al laboratorio di Rieti, ma l’esemplare, un maschio di 18 mesi, risulta compatibile con il genotipo del “Lupus”. “Il servizio veterinario ha molto materiale che prova la presenza di lupi nella zona – spiega Enrico Scorsolini – due anni fa è stato trovato un altro animale investito, gli esami provarono che si trattava di un lupo del ceppo appenninico. Ora sono diventati più numerosi, sicuri, tanto da attaccare le mandrie. Abbiamo scritto a tutti gli enti, devono intervenire, altrimenti dovremo farlo da soli”. Tragliata, Tragliatella, Testa di Lepre, le notti non sembrano più tanto sicure da queste parti. Ma anche via di Boccea e Roma, in fondo, sono solo a qualche chilometro di distanza.
(Produzione riservata)