Sui canoni cimiteriali si è scatenata l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione. Il primo intervento, “preventivo”, è stato quello del capogruppo del Pd Patriarca che con un comunicato dal titolo “Opposizione crea allarmismo, bozza delibera ancora in discussione” ha scritto:
“Le bugie hanno le gambe corte. Un conto sono le delibere approvate, altro, molto altro, le bozze in discussione nelle commissioni. L’Amministrazione Montino non ha intenzione di aumentare le tariffe di concessione dei loculi, se non per quello che riguarda gli aumenti Istat intorno allo 0,5% previsti dalla Convenzione. E anche su questo ci sarà da ragionare. Anzi, c’è da aggiungere che l’Amministrazione comunale ha intenzione di mettere i pannelli fotovoltaici nei cimiteri al fine di evitare l’odiosa tassa che esiste per l’illuminazione perpetua.
Vedo però che, in modo strumentale, l’opposizione ha lanciato falsi allarmi, in quanto una delibera in corso di istruttoria e comunque valutata per lo più dall’apparato amministrativo e quasi nulla da quello politico, determina improponibili aumenti dei canoni. D’altronde nel verbale della Commissione ‘Statuto e Regolamenti’ è scritto a chiare lettere che la delibera proposta necessita di ulteriori approfondimenti in particolare proprio per la parte che riguarda la rideterminazione delle tariffe. Il corso d’istruttoria di questa delibera, che non è stata visionata dalla Commissione bilancio, dovrà ripercorrere il suo iter, fermo restando che questa amministrazione non applicherà aumenti sconsiderati dei loculi in concessione. È bene ricordare che l’astruso concetto di alterazione del libero mercato non trova riscontri oggettivi quando i soggetti sono un privato e la pubblica amministrazione. Pertanto il Comune di Fiumicino manterrà le proprie tariffe originarie e la società privata di gestione del cimitero di Santa Ninfa, che peraltro opera in regime di monopolio in quanto è l’unico cimitero privato esistente sul territorio, farà le sue valutazioni nel caso in cui riscontri oggettivi motivi di concorrenza sleale, rivolgendosi alle autorità garanti previste dall’ordinamento. Vorrei ricordare, inoltre, che la massima disponibilità data dall’Ufficio di Presidenza nel fornire i documenti a tutti i membri, compresi i capigruppo di opposizione, è una scelta di gestione democratica che comunque manterremo, a condizione però che non diventi il propulsore per la divulgazione di notizie false e che comunque riguardano soltanto gli intenti dell’amministrazione e non gli atti significativi di gestione”.
Seguiva una prima replica dei gruppi consiliari del centro destra:
“Il capogruppo Pd Emilio Patriarca può dire quello che vuole, ma la delibera c’è. Eccola qui in allegato. Normale che ora beccati in castagna, sui giornali, si affrettino a negare l’ennesimo papocchio. Strano che non l’abbiano fatto in commissione. La delibera? Parla chiaro, anzi chiarissimo. Dopo la bastonata sulla Tarsu aumentata di oltre il 30 per cento, ora la sinistra ha deciso di tassare anche i loculi cimiteriali. La delibera presentata dall’assessore alle politiche sociali Paolo Calicchio in commissione non lascia spazi ad alcun dubbio: allineare i canoni cimiteriali comunali a quelli privati per ‘evitare una concorrenza sleale’. Come se domani il Governo decidesse di equiparare le rette delle scuole pubbliche a quelle private. Un favore a chi? Evidentemente non ai cittadini ma a chi fa impresa e profitto. Peccato che nessuno della maggioranza in quell’occasione abbia gridato allo scandalo. I costi dei cimiteri comunali saranno quindi allineati a quelli di Santa Ninfa, cimitero costruito in project financing e gestito privatamente. Passeranno da 991 euro attuali per una concessione di 30 anni agli oltre 2300 attuali con concessione di 20 per i loculi “più pregiati” se la deliberà verrà approvata dal consiglio comunale. A Fiumicino toccherà stare attenti anche a non morire se non si vuole finire salassati.
Una proposta shock, l’ennesima di questa maggioranza montiniana che ormai sembra lontana anni luce da quella che in campagna elettorale prometteva sgravi, aiuti e un alleggerimento della pressione fiscale per far ripartire l’economia e il commercio. Mentre la città viene spennata in lungo e in larga, è sporca, nel degrado, in una crisi profonda, il lavoro latita Montino se ne sta beatamente in vacanza da oltre 20 giorni e dà mandato all’assessore Calicchio di preoccuparsi di non fare concorrenza alterata, come recita la delibera, al cimitero di Santa Ninfa. Un fenomeno preoccupante che dovrà essere oggetto di verifica anche delle autorità. A parole ora negano. Ma sembra lo stesso ritornello di qualche mese fa quando negarono anche gli aumenti della Tarsu”.
Seguito da un secondo firmato dal capogruppo del Pdl, William De Vecchis:
“Da una parte l’assessore Paolo Calicchio (Pd) che sulle colonne di un noto quotidiano nazionale, afferma: “Abbiamo ritenuto di equiparare i costi dei loculi cimiteriali applicati in altri comuni” difendendo così la decisione sua e del sindaco Montino di allineare i canoni dei cimiteri comunali a quelli di Santa Ninfa (cimitero realizzato in project financing e gestito privatamente) per non creare concorrenza sleale (come scritto nero su bianco nella delibera in allegato). Dall’altra il suo stesso capogruppo, Emilio Patriarca che invece nega tutto e sottolinea: “Nessuna intenzione di aumentare le tariffe di concessione dei loculi”. Il Partito Democratico si metta d’accordo e ci faccia capire. O qui c’è qualcuno che fa il “pierino” e dopo essere stato beccato in castagna tenta di mettere una pezza. O il Pd sta smentendo pubblicamente le dichiarazioni del suo stesso assessore Calicchio e del sindaco Montino: e qui allora la cosa è grave. Significa che la maggioranza è già allo sbando. Una cosa c’è da dire: la presentazione a tutti i consiglieri comunali dei documenti e delle delibere che devono essere approvate in aula non sono una gentile concessione ma un atto dovuto. Quello che la maggioranza chiama allarmismo non è altro che la dovuta informazione delle forze politiche di opposizione alla città: ‘chiamasi’ trasparenza. Non c’è giorno che non dimostrino la loro inadeguatezza. Dilettanti allo sbaraglio”.