“Dopo aver letto l’articolo emanato della Comandante Carola, non possiamo esimerci dall’esprimere un nostro costruttivo parere. Verso la fine dello scorso mese di maggio, molti cittadini, visibilmente preoccupati perché temevano di essere stati oggetto di numerose contravvenzioni, ci avevano informati che durante il loro transito a bordo della propria autovettura su via dell’Aeroporto di Fiumicino, ingresso aeroporto verso Roma, nonostante avessero tenuto una moderata velocità, in più occasioni avevano notato il flash dell’autovelox accendersi”. È quanto dice Orazio Azzolini, presidente Energie per Fiumicino.
“Alcuni di loro – fa notare Azzolini – in quella occasione avevano specificato che la segnaletica esistente in prossimità del menzionato autovelox, traeva in inganno per la presenza di un cartello che indicava il limite di velocità di km 60 orari anziché a km 50 orari.
Allo scopo di poter capire perché molti di noi rischiavano di dover pagare multe salatissime ed in considerazione dell’attuale situazione economica in cui ci troviamo, ci siamo attivati e mediante una apposita verifica, abbiamo constatato che, in effetti, in prossimità dell’autovelox era presente un cartello stradale che indicava il limite di velocità di 60 km orari, segnaletica, questa, che sicuramente poteva trarre in inganno gli automobilisti.
Ebbene, quel cartello il 14 o il 15 giugno scorso stranamente è stato rimosso e, da informazioni raccolte, abbiamo saputo che quel segnale stradale sarebbe stato a suo tempo installato dalla società Aeroporti di Roma sul territorio di propria competenza al confine con via dell’aeroporto di Fiumicino, la cui responsabilità invece ricade sull’Anas.
La rimozione del cartello pare sia stata effettuata su sollecitazione dell’Anas, proprio perché poteva trarre in inganno l’utenza.
Abbiamo detto che via dell’Aeroporto di Fiumicino è di competenza dell’Anas e aggiungiamo che, in effetti, l’Anas ha dovuto ridurre la velocità esistente a 50 km orari, come stabilito dai loro tecnici intervenuti per garantire la staticità del viadotto.
Non abbiamo memoria che prima dell’adozione della nuova segnaletica sia stato pubblicato un articolo che informava i cittadini della riduzione della velocità sui due viadotti a 50 km orari, come non abbiamo memoria che l’Amministrazione comunale (unica responsabili della gestione delle apparecchiature tecniche di rilevamento delle infrazioni stradali a Fiumicino) abbia emanato comunicati stampa prima dell’adeguamento della taratura dell’autovelox , avvenuta il 18 maggio scorso. L’autovelox è, peraltro, posizionato all’uscita del secondo viadotto verso l’aeroporto subito dopo lo svincolo di via Carlo del Prete, fatto, questo, che poteva indurre a pensare che il rilevatore delle infrazioni fosse fuori dal limite dei 50 km orari, circostanza questa rafforzata dalla presenza, come detto, del cartello stradale che indicava il limite di velocità di 60 km orari.
Se le cose stanno così, suggeriamo all’Amministrazione comunale di intervenire direttamente, procedendo all’annullamento di tutte le contravvenzioni rilevate fino ad oggi e, proprio per garantire il rispetto del nuovo limite di velocità di 50 km orari imposto dall’Anas per assicurare la staticità del viadotto, di spostare quell’autovelox in un luogo di via dell’Aeroporto di Fiumicino, che possa veramente controllare per il bene di tutti il rispetto del nuovo limite di velocità.
Perché, allo stato attuale, in considerazione della dichiarata criticità strutturale del viadotto e, quindi, delle variazioni sostanziali della segnaletica stradale, non spostare l’autovelox in un luogo più idoneo per svolgere l’attività di controllo, sembrerebbe proprio che l’obiettivo sia solo quello di fare cassa”.