“Nei giorni scorsi sono partiti i lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria delle palazzine Ater ai civici 53 e 55 del Lungomare della Salute, finanziati con 70mila euro dalla Regione Lazio e sollecitati dal Comune di Fiumicino. Un intervento sicuramente necessario, ma che non può farci chiudere gli occhi su una verità inaccettabile: ancora una volta, questa amministrazione comunale sembra incapace di trattare i cittadini in modo equo”. È quanto dicono Ezio Di Genesio Pagliuca (Capogruppo Pd) e  Angelo Petrillo (Capogruppo Lista Civica Ezio Sindaco).

“Infatti – sottolineano Di Genesio Pagliuca e Petrillo –  mentre l’assessore Angelo Caroccia si affretta a celebrare i lavori delle palazzine sul Lungomare, i cittadini delle palazzine ATER di via Porto di Claudio restano prigionieri di un degrado che il Comune ha scelto di ignorare. Promesse di intervento disattese, silenzi assordanti e una totale mancanza di rispetto verso chi vive in condizioni critiche da troppo tempo.

Questa è la vera faccia dell’amministrazione: un Comune che opera a macchia di leopardo, favorendo alcuni e abbandonando altri. Una gestione sciatta e iniqua, che mette in luce tutte le inadeguatezze dell’assessore Caroccia, troppo impegnato a collezionare spille di partito per occuparsi dei problemi reali dei cittadini.

L’assessore Caroccia è bene che abbia in mente che la tutela del diritto all’abitare e della sicurezza dei residenti non può essere un privilegio di pochi, ma deve diventare una realtà per tutti.

Per quanto ci riguarda, ribadiamo l’urgenza di estendere con la stessa rapidità e determinazione gli interventi anche a chi aspetta da troppo tempo, come i cittadini di via Porto di Claudio. Sollecitiamo l’amministrazione comunale e gli enti competenti a garantire equità e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, affinché nessun quartiere o cittadino si senta abbandonato.

L’assessore Caroccia, invece, la smetta di sbandierare successi parziali e inizi a dare priorità a fatti concreti che rispondano alle esigenze di tutti”.