Dal 1° aprile cambia la modalità comunicativa degli esiti patologici degli screening oncologici
Il paziente al centro di una visione integrata con i suoi bisogni socio sanitari; questo è il principio che spinge l’ASL Roma 3 a mettere in campo azioni che migliorano le prestazioni del Servizio Sanitario Regionale. La Medicina del terzo millennio, come testimoniato dal progetto delle Case di Comunità che prenderanno il posto delle Case della Salute, dà grande centralità alla persona “sana” con lo scopo di mantenerla tale il più a lungo possibile.
A tale proposito ruolo centrale lo ha la Medicina Preventiva che con i suoi programmi primari, secondari e terziari diventa a pieno titolo disciplina medica terapeutica, con approccio proattivo alla cura.
Nell’ambito della Medicina Preventiva devono quindi vigere le stesse regole delle altre branche mediche, compresa l’indispensabile relazione terapeutica e la buona comunicazione, fatta prevalentemente di ascolto. Alla luce di questo, la vigente modalità della chiamata telefonica per la comunicazione dell’esito patologico di un test di screening oncologico dovrebbe essere modificata, in quanto non elicita una buona relazione terapeutica; il mero contatto telefonico infatti, priva le persone della possibilità di essere accolte da un volto, da uno sguardo e soprattutto dalla possibilità di essere ascoltate.
Il progetto “Hermes”, proposto e ideato dalla dottoressa Maria Rita Noviello, coordinatrice degli screening di ASL Roma 3, si propone proprio di comunicare di persona ai pazienti gli esiti patologici dei test di screening e che prevedono la necessità di sottoporsi ad esami di approfondimento e ad eventuali interventi chirurgici. La comunicazione non avverrà più, dunque, tramite chiamata telefonica e la persona non sarà più lasciata da sola in preda a mille interrogativi e a mille paure. La presenza di un medico sarà rassicurante e contenitiva e consentirà chiarimenti sul momento circa gli esami previsti dall’iter di approfondimento.
Il progetto sarà in prova per 6 mesi, dal 1° aprile al 30 settembre. I destinatari sono i cittadini del litorale, per evitare agli utenti dell’area romana di venire a Ostia due volte, per il colloquio informativo e per l’esame di secondo livello. Dopo i sei mesi di prova, se gli indicatori dimostreranno la bontà del progetto, sarà individuato anche un presidio sanitario romano idoneo dove ricevere i cittadini dei Municipi Xl e XII.
La sede che è stata individuata per avviare il progetto “Hermes” è il Consultorio di Casa della Salute di Ostia, che aprirà per questo nuovo servizio il martedì, giovedì e venerdì dalle 14.00-18.00. Saranno coinvolti gli utenti che hanno eseguito esami di primo livello risultati patologici e che devono essere avviati al secondo livello; e gli utenti che hanno eseguito esami di secondo livello risultati patologici e devono essere sottoposti ad intervento chirurgico; i colloqui avranno una durata di circa 15/20 minuti.
Fonte: Ufficio Stampa ASL Roma 3