Francesca Liguori, meglio conosciuta come LaRouge, è una ballerina e coreografa che calca palcoscenici internazionali, un vero talento che si è formato in Italia per poi volare all’estero. Partita dal litorale e dalla Capitale, al momento è stabile a Los Angeles dove continua a vivere la sua passione. “Fai quello che ami e ama quello che fai”, è uno dei detti più comuni e più belli che secondo LaRouge rientra esattamente nella cerchia di persone che sono riuscite a fare della propria passione la loro vita. “Mi sento fortunata – dice − ma allo stesso tempo ho lavorato duro per arrivare dove sono. La fortuna aiuta, certo, ma solo in parte: puoi avere anche talento ma se non lo sviluppi e non ci lavori sodo non ci fai nulla”. La sua carriera è iniziata in una piccola scuola di danza vicino la sua abitazione, era una di quelle allieve che non mancava mai e rinunciava ai sabati con le amiche per ballare. “Ho fatto molte rinunce per la danza e non mi pesava perché mi piaceva troppo − racconta − I primi saggi, la prima vera crew e le gare nazionali e internazionali. Poi ho cominciato ad insegnare a fare corsi professionali anche rivolti all’insegnamento. Ho iniziato a coreografare e poi sono arrivati i primi lavori industriali come music video e tour. Andavo a studiare all’estero appena potevo e alla fine il trasferimento a Los Angeles dove vivo attualmente e dove continuo a lavorare con la danza”. Un percorso che non le ha negato di proseguire con gli studi. “Ho finito il liceo e ancora mi ricordo di studiare per gli esami di maturità dietro il palco prima delle gare – ricorda LaRouge − Ho continuato all’università studiando al Dams (discipline delle arti musica e spettacolo) e la cosa più bella è stata quando l’ultimo anno, mentre preparavo la mia tesi sui videoclip e le forme brevi, studiavo e leggevo di registi italiani con i quali sono finita a lavorare di li a pochi mesi. Un’emozione indescrivibile”. Ed ora è a Los Angeles, anche se non manca qualche visita in Italia. Come lo scorso ottobre, quando ha anche voluto realizzare degli scatti fotografici nella affascinante cornice della campagna di Maccarese e al Castello di Santa Severa.
“Non è stato facile lasciare l’Italia – dice LaRouge − Ci vuole fegato, lo devo dire, però ne è valsa la pena. Qui per quel che riguarda la danza sono mille passi avanti. Siamo visti come lavoratori e abbiamo chi si prende cura dei nostri diritti, le paghe sono più alte e il nostro lavoro viene molto più apprezzato che in Italia. Ovviamente è bene ricordare che ci sono grandi talenti, e come il livello di lavoro e più alto allo stesso modo la competizione. Vengono da tutte le parti del mondo e visto che approdano nella città del business si sentono tutti dei grandi re o regine delle proprie città perché sono arrivati a Los Angeles. Purtroppo non sanno che il punto non èarrivarci ma rimanerci. Questa è una città dove non c’è tempo per stupide situazioni e psicologicamente ti può portare giù come niente. Sono neanche la metà quelli che poi ci rimangono”. LaRouge c’è rimasta e continua a incantare le platee.
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