Si accendono i riflettori sui Bilancioni di Fiumicino, dopo che l’altra mattina è stata dichiarata da parte di alcuni “L’intenzione di abbattere il bilancione dei “Tuffi”. Pubblichiamo in ordine di uscita i comunicati ricevuti.

“Dopo l’abbattimento definitivo dello scorso 19 settembre di uno dei bilancioni, che si trovano nella zona del Vecchio Faro e nell’area dove dovrebbe sorgere il Porto turistico-crocieristico di Fiumicino-Isola Sacra, apprendiamo con stupore che ieri mattina è dovuto intervenire un gruppo di cittadini per impedire la demolizione della piattaforma di un secondo bilancione”. È quanto fanno notare Ezio Di Genesio Pagliuca (capogruppo PD), Angelo Petrillo (capogruppo Lista Civica Ezio Sindaco) e Barbara Bonanni (capogruppo Sinistra Italiana e Reti Civiche).

“La nostra intenzione – dicono i tre Capigruppo –  è quella di tutelare i bilancioni, che rappresentano un pezzo di storia del nostro territorio e un bene caratteristico della città. Non solo, anche il Ministero della Cultura aveva garantito la loro salvaguardia nelle sue progettualità. A quanto riferito da alcuni cittadini, sembrerebbe che il semaforo verde all’abbattimento sia stato dato dal Comune di Fiumicino. Per quanto ci riguarda ci attiveremo immediatamente richiedendo informazioni ufficiali e chiedendo al Comune di Fiumicino, se venisse appurato che abbia dato il via libera alla demolizione, di fermare le operazioni in attesa di maggiori chiarimenti”.

“Incombono le ruspe – si legge nella nota del Comitato Tavoli del Porto – per la demolizione degli storici Bilancioni accanto al vecchio Faro, nell’area in concessione alla Fiumicino Waterfront, società che nell’area propone la costruzione di un porto crocieristico.
Dopo aver rimosso ciò che rimaneva del Trabucco recentemente crollato sulla sottostante spiaggia, le macchine si sono spostate ieri sullo storico ‘Bilancione dei Tuffi’ che ha fondamenta ben solide e non presenta a nostro avviso alcuna criticità legata alla sicurezza.

Fortunatamente i lavori si sono fermati per l’intervento di cittadini e militanti del Collettivo No Porto accorsi sul posto, ma il rischio della demolizione non è scongiurato.

Eppure, il Ministero dei Beni Culturali si è espresso più che chiaramente nel 2019: ‘considerata la fragile condizione naturale e paesaggistica dell’insenatura compresa tra il molo esistente e la costa, contraddistinta non solo dalla visuale che offre ma anche dalla presenza di manufatti storici quali il faro realizzato nel 1946 sul preesistente distrutto, e gli antichi trabucchi-palafitte in legno, sistemi insediativi e produttivi tipici della storia e della tradizione locale, si ritiene che questi siano assolutamente meritevoli e debbano essere oggetto di uno specifico progetto di recupero e valorizzazione’, e ancora nel 2024, nel corso della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ancora in corso, ribadendo che ‘si ritiene necessaria l’elaborazione di una soluzione progettuale alternativa che mantenga libera la prospettiva verso il faro e il mare aperto e quindi salvaguardi e valorizzi quegli aspetti significativi e caratteristici del paesaggio e del patrimonio identitario e storico di questi luoghi, tanto da essere tutelati con il DM 22/05/1985. Appare quindi evidente che l’importanza storica, paesaggistica e identitaria dei Bilancioni e quanto espresso dal MIC impongono la tutela e la riqualificazione di queste strutture, certo non la loro cancellazione.

Posta la necessità di messa in sicurezza, che però si può garantire senza distruggere i manufatti storici, d’intesa con l’associazione Carteinregola abbiamo scritto al Comune (e per conoscenza agli enti preposti) chiedendo informazioni sulle autorizzazioni e la sospensione dei lavori di abbattimento dei Bilancioni nel rispetto dei vincoli. Attendiamo fiduciosi i necessari chiarimenti da parte del Comune”.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliera regionale Pd Lazio e segretaria del Pd di Fiumicino, Michela Califano.

“I bilancioni di Fiumicino – dice Califano – sono un simbolo della nostra storia, del nostro passato recente, del percorso che ci ha portati, da borgo marinaro, a trasformarci in una delle città più importanti del Lazio. Nessuno pensi di demolirli in nome di meri interessi economici. Va ricordato che su questo punto si è espresso anche il Ministero della Cultura che, nell’istruttoria in coso per la Valutazione di Impatto Ambientale del nuovo porto crocieristico, ha sottolineato l’importanza identitaria dei Bilancioni chiedendone la loro tutela e riqualificazione. Sono anni che sostengo che quell’area vada protetta e valorizzata attraverso la sua trasformazione in Monumento Regionale. Auspico quindi che la mia proposta venga nuovamente presa in considerazione dalla maggioranza regionale, ancora impegnata purtroppo a bisticciare per la spartizione di qualche poltrona mentre il territorio avrebbe bisogno di risposte e di atti concreti”.