I patron Massimiliano Mazzuca e Federica Poggio hanno affidato a lui la fase numero 2. Alessandro Distante, ex braccio destro di Ciccio Angelini, fino a due anni fa sui parquet più importanti della serie A, avrà il compito più difficile: far tornare il sorriso a una piazza esigente, dopo una stagione travagliata, con l’A2 sfuggita d’un soffio e tanti, troppi intoppi extra futsal. Insieme a Ciro Sannino, riconfermatissimo sulla panchina arancioverde, sarà il deus ex machina della nuova Futsal Isola. Si ripartirà dai baby fenomeni dell’under 21: il pirata Bonanno, l’illusionista Fiorito, i gemelli Paradiso. E da due riconferme pesantissime: il capitano in pectore Gustavo Arribas e l’italo brasiliano Luiz. Attorno a loro sarà costruita la nuova Isola, italiana, giovane, capace di stupire e di far tornare l’entusiasmo al popolo Oranje. Sarà un anno di transizione. “Vogliamo ricostruire l’ambiente dopo 12 mesi difficili. Tornare a respirare quel clima che da un po’ si era perso” il diktat dei patron Mazzuca-Poggio. Per varare la fase 2 è stato chiamato lui, Alessandro Distante: occuperà la casella del direttore generale, una novità in casa Isola. “Per me è al tempo stesso un grande onore e una enorme responsabilità ricoprire un ruolo così delicato e avviare una rifondazione societaria” le prime parole del neo diggì. “Ringrazio Massimiliano Mazzuca e Federica Poggio per la fiducia. Ora sta a me ripagarli con i fatti”. Si ripartirà da due cardini dell’Isola di un anno fa: Arribas e Luiz. “Insieme a loro – sottolinea il diggì – promuoveremo in pianta stabile i 4 under che avranno un ruolo di primo piano nella nuova Isola. Vogliamo valorizzarli, farli crescere, trasformarli in campioni. I presupposti ci sono. Hanno stoffa da vendere. Ora dovranno dimostrarlo in serie B, davanti a calciatori professionisti che hanno giocato per anni in serie A”. Sarà una Futsal Isola diversa dagli anni scorsi. Meno sudamericana, molto più made in Italy. “Punteremo sui giovani italiani – conferma Distante -. Vogliamo rifondare la squadra, ripartire da zero. Sarà un anno di transizione. Non ci poniamo limiti. Vogliamo divertire il pubblico, recuperare quel rapporto con il territorio, vedere il palazzetto pieno. I risultati verranno di conseguenza. L’A2? Quest’anno non ci sarà alcun assillo. Giochiamo per divertire il pubblico, poi dicembre faremo un primo bilancio e capiremo di che pasta siamo fatti”.
2013-07-01